Docente teatino: attenzione ai “rondisti”
Chieti – “Al di là del giudizio sulla legge che introduce le ‘ronde’, non si puo’ che esprimere un parere positivo sul regolamento che prevede che i cosiddetti ‘rondisti’ presentino un certificato medico di buona salute mentale rilasciato dall’Asl. Uno strumento positivo che serve a prevenire, nei limiti del possibile, il rischio di inserire all’interno di questi servizi soggetti ‘pericolosi’”. Parola di Massimo Di Giannantonio, docente di psichiatria all’universita’ Gabriele D’Annunzio di Chieti, che commenta cosi’ le misure sui volontari della sicurezza, messe a punto dal ministro dell’Interno Roberto Maroni, che prevedono appunto per i ‘rondisti’ visite psichiatriche di idoneita’. “Se alla ‘ronda’ aderisce chi e’ portatore di sofferenza psichica, comportamentale e relazionale – sottolinea Di Giannantonio all’ADNKRONOS SALUTE – si creano rischi enormi, il servizio di vigilanza finisce per trasformarsi in qualcosa di aggressivo e manipolativo. Con conseguenze gravi”. Diversi gli elementi che lo psichiatra dovra’ valutare prima di rilasciare l’idoneita’. “Soprattutto – spiega l’esperto – lo specialista deve esaminare il grado maturita’ del soggetto, la sua capacita’ di stare in gruppo, il suo senso civico e il controllo dell’impulsivita’. Ma anche – conclude Di Giannantonio – l’assoluta assenza di una predisposizione paranoide”.
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