Torna in esercizio sede Guardia Finanza
L’Aquila – Questa mattina cerimonia di inaugurazione, con il presidente della regione Chiodi, della Caserma “S.Ten. Tito Giorgi” ricostruita dopo l’evento sismico del 6 aprile 2009. La madrina della cerimonia e’ stata la signora Paola Carli moglie del finanziere scelto Marco Dignani, deceduto nel 1988 durante un’attivita’ di soccorso in montagna. La ricostruzione della Caserma Tito Giorgi ha rilevanza strategica per il Corpo, atteso il particolare contesto aquilano. I lavori riguardanti il complesso infrastrutturale ospitante la Caserma “Tito Giorgi”, curati dal Provveditorato alle Opere Pubbliche, sono iniziati nel settembre del 2010 e sono stati ultimati nel dicembre del 2011. Hanno riguardato una superficie totale di oltre 4.500 mq e si sono sviluppati secondo un rigido schema di priorita’ e scadenze temporali fissato da un tavolo tecnico permanente composto, oltre che dai rappresentanti del Corpo, da quelli del Provveditorato alle Opere Pubbliche, dal coordinatore della sicurezza e dai rappresentanti delle imprese esecutrici. Come affermato dal Comandante Regionale, il Generale di Divisione Nunzio Antonio Ferla, il “‘ritorno alla normalita” e’ stato raggiunto in poco tempo rispetto all’entita’ dei lavori eseguiti. Questa bella pagina di ricostruzione – ha aggiunto – e’ riconducibile non solo all’impegno di coloro che erano occupati in prima persona nelle difficili e complesse opere di cantiere, ma soprattutto alla totale dedizione di centinaia di Finanzieri che hanno vissuto in questi mesi in una situazione di grande precarieta’ non facendo pesare minimamente i sacrifici quotidiani e i problemi individuali. L’eccezionale sforzo logistico consentira’ la piena efficienza di tutti i reparti aquilani e la Guardia di Finanza oggi e’ tra le prime Istituzioni ad aver superato interamente l’emergenza e ad essere pienamente operativa per svolgere al meglio la sua missione al servizio della collettivita’. Non e’ un risultato – ha concluso il Gen. Ferla – ma un punto di partenza. E’ un auspicio, soprattutto, per questa comunita’ perche’ si riesca a guardare in alto nonostante la ferita ancora viva del sisma”.
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