L’Espresso: Bertolaso e il “sisma show”


L’Aquila – In un articolo a firma di Fabrizio Gatti, pubblicato dal settimanale l’Espresso viene criticata l’opera di intervento del sottosegretario Bertolaso che con la compiacenza e la presa del ruolo di comparse dei politici (aggiungiamo noi,  anche da parte degli amministratori locali compiacenti e sorridenti) ha trasformato il sisma e la tragedia in uno show.  Ecco l’articolo:
“Non si trovano più carpentieri, muratori, operai. Quelli disponibili sono stati tutti assunti nelle imprese che hanno vinto gli appalti a L’Aquila e in provincia. Così il passaparola è arrivato a Brescia, dove decine di manovali sono partiti nei giorni scorsi per l’Abruzzo. Il dipartimento nazionale della Protezione civile, nel modello B&B, fabbrica posti di lavoro e non conosce crisi. Dai contratti per le grandi opere alle consulenze, è una macchina che macina occasioni, soldi e consensi. Tanto che il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, l’ha più volte sfruttata dopo il terremoto facendosi vedere in tv accanto al capo dipartimento, Guido Bertolaso. In cambio il sottosegretario con la maglietta polo più famosa d’Italia si è conquistato libertà di decisione e di spesa che, ammettono i collaboratori più stretti, ha già scatenato le lamentele del ministro dell’Economia, Giulio Tremonti. A cominciare dai costi fuori controllo per il vertice sull’isola della Maddalena, poi trasferito a L’Aquila. Grazie al modello Berlusconi-Bertolaso, il nostro infatti è l’unico Paese ad aver organizzato un G8 al prezzo di due. In questi anni i Bertolaso-boys hanno preso il posto dei dirigenti anziani del dipartimento. E a volte la mancanza di esperienza si vede. Ne stanno sopportando le conseguenze i 25.815 abitanti costretti dal 6 aprile a vivere nelle tendopoli. Tutti sappiamo che la famiglia tipo italiana è composta da non più di quattro persone. Ma gli uffici della Protezione civile e del ministero dell’Interno, quando hanno dato il via libera all’acquisto delle nuovissime tende montate in Abruzzo, si sono probabilmente ispirati alla situazione demografica del 1930. Perché a L’Aquila e nei paesi della provincia sono apparse tende da otto posti. Una capienza che costringe sotto lo stesso telo, in pochi metri, fino a tre nuclei familiari diversi. Con le inevitabili tensioni tra persone obbligate a rinunciare alla privacy da oltre quattro mesi. Nell’epoca delle emergenze show non possono mancare le spese per foto e film. Nel 2008 un ingaggio da 74 mila euro, sui 436 mila bruciati in consulenze, chiama alla Protezione civile Maurilio Silvestri: “È suo compito comunicare attraverso le immagini, sia statiche che dinamiche… Art director e responsabile della corretta applicazione dell’immagine coordinata del Dipartimento…”. Visto quanto ci sono costate le montagne di immondizia a Napoli, un ruolo sul tema non lo si nega a nessuno. L’art director risulta così anche “collaboratore emergenza rifiuti in Campania”. E “dell’ufficio Grandi eventi”. La nostra è l’unica Protezione civile a occuparsi di eventi. Un compito che nell’ultimo mese ha assolto con buoni risultati. Fino a meritarsi i complimenti di Silvio Berlusconi e dei capi di Stato per l’organizzazione del G8. Se i funzionari del dipartimento avessero seguito con altrettanto successo l’evolversi dello sciame sismico in Abruzzo, forse la notte del 6 aprile L’Aquila non sarebbe rimasta contemporaneamente senza prefettura, senza questura, senza ospedale e con appena 12 vigili del fuoco in servizio. Una situazione che, data l’inadeguatezza già conosciuta delle strutture, andava prevista e pianificata. Un dovere di coordinamento e guida degli enti locali che tocca proprio al dipartimento nazionale. Eppure nel 2008 non vengono trascurate le spese per la prevenzione. Come i 56 mila euro destinati a Serena Cavina. E così giustificati: “Consulente per la divulgazione della cultura di protezione civile e per l’organizzazione generale delle attività dell’ufficio Grandi eventi… Supporto per l’organizzazione del progetto didattico legato alla mostra itinerante ‘Terremoti d’Italia’… Supporto delle attività legate ai rapporti istituzionali… Supporto durante l’organizzazione dei Grandi eventi”. Non si trovano più carpentieri, muratori, operai. Quelli disponibili sono stati tutti assunti nelle imprese che hanno vinto gli appalti a L’Aquila e in provincia. Così il passaparola è arrivato a Brescia, dove decine di manovali sono partiti nei giorni scorsi per l’Abruzzo. Il dipartimento nazionale della Protezione civile, nel modello B&B, fabbrica posti di lavoro e non conosce crisi. Dai contratti per le grandi opere alle consulenze, è una macchina che macina occasioni, soldi e consensi. Tanto che il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, l’ha più volte sfruttata dopo il terremoto facendosi vedere in tv accanto al capo dipartimento, Guido Bertolaso. In cambio il sottosegretario con la maglietta polo più famosa d’Italia si è conquistato libertà di decisione e di spesa che, ammettono i collaboratori più stretti, ha già scatenato le lamentele del ministro dell’Economia, Giulio Tremonti. A cominciare dai costi fuori controllo per il vertice sull’isola della Maddalena, poi trasferito a L’Aquila. Grazie al modello Berlusconi-Bertolaso, il nostro infatti è l’unico Paese ad aver organizzato un G8 al prezzo di due. (ndr – Lo show è ormai cosa fatta. Ora però vogliamo i risultati anche perchè ogni show se ben fatto ha un prezzo e noi aquilani lo abbiamo pagato e lo stiamo pagando abbondantemente. Forse, se i politici locali fossero stati più attenti alle esigenze e agli interessi del terriorio e della sua popolazione il prezzo da pagare sarebbe stato di sicuro più basso ma così non è stato. Ci si augura che lo show finisca presto anche perchè non vediamo l’ora di ricevere l’oscar della ricostruzione. Se invece è tutto un bluff e se i risultati verranno raggiunti a metà allora è il caso che lo Stato incominci fin da ora a preoccuparsi veramente in quanto è molto difficile gestire migliaia di persone costrette al freddo (fisico e psicologico) ed esauste da mesi di stress. ppv) 


06 Agosto 2009

Categoria : Cronaca
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