Ci hanno provato con la svedese
Alcuni politici abruzzesi – ma forse più di alcuni – avevano messo gli occhi sulla svedese, non perchè alta, bionda e con gli occhi verdemare. Perchè Ikea, cioè un colosso internazionale che sta per aprire i battenti nella valle del commercio, tra Chieti e Pescara, territorio di San Giovanni Teatino. Cosa che significava agli occhi dei politici e politicanti, posti di lavoro da caldeggiare, in cambio di riconoscenze. Diciamo voti, ma forse non solo voti. La solita, squallida storia all’italiana, che pare sia finita male, perchè la svedese non ne vuole sapere. Lei di raccomandazioni e pressioni politiche se ne infischia. E’ l’Abruzzo che deve ringraziarla, per essere arrivata a dare 220 posti di lavoro. E poi, certi metodi in Svezia non si adoperano. I goffi e arronzoni politicanti nostrani avrebbero dovuto immaginarlo, se, oltre che ingordi, fossero anche un po’ emancipati, informati e aggiornati. Mica l’Europa somiglia all’Italia… E’ stato così che la storia è venuta fuori, e come sempre, abbiamo rimediato una pessima figura da paesanotti pane e porchetta. Pare di stare negli anni Sessanta, quando una grande azienda arrivò a L’Aquila e delegò ai politici la scelta delle persone (molte donne) da assumere.
Abbiamo chiesto all’Ikea di farci pervenire l’elenco dei politici che hanno premuto, alluso, occhiolineggiato, ammiccato. Li pubblicheremmo volentieri. Sarebbe un bel medagliere. L’Ikea non ha ancora risposto. Confidiamo. Le svedesi sono magnifiche. Speriamo lo siano anche le aziende svedesi.
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