VVF, resta aperta la vertenza
L’Aquila – CONAPO E. D’ANNIBALE CGIL – V. D’APRILE FNS-CISL – A. COCOCCIA UIL-PA VVF – S. DEL ROMANO CONFSAL , R. D’AGOSTNO USB, G. MICONI, sindacalisti dei vigili del fuoco, confermano lo stato di agitazione e così commentano le ultime notizie che li riguardano, in sostanza la permanenza di 74 vigili a L’Aquila: “Dopo la clamorosa esclusione dei Vigili del Fuoco dall’ordinanza 4013, anche in seguito alla mobilitazione messa in atto da queste rappresentanze sindacali l’ordinanza 4014/2012, appena pubblicata, con l’art. 1, comma 9, reintegra i 74 Vigili del Fuoco, in assegnazione temporanea, al Comando provinciale dell’Aquila.
Caso chiuso e problema risolto si potrebbe dire. E invece no! Il problema resta e, se vogliamo, si fa ancora più serio.
Il citato art. 1, comma 9, dell’OPCM 4014, in particolare, demanda la definizione di struttura operativa e turni di servizio dei Vigili del Fuoco in missione a L’Aquila, con relative risorse economiche, alle necessità individuate dal Soggetto attuatore per la rimozione delle macerie.
Facciamo presente che, ai sensi dell’OPCM 3923/2011, il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco già da tempo è impiegato, con uomini e mezzi, nella rimozione e trasporto delle macerie. Con la medesima ordinanza, inoltre, sono stati stanziati circa 3 milioni di euro per l’acquisto dei previsti automezzi di cui però, a distanza di oltre un anno dalla sua emanazione, non si ha notizia.
In definitiva, nelle intenzioni del Governo, all’impianto VV.F. attualmente a disposizione per la rimozione delle macerie, dovrà aggiungersi l’ulteriore contingente di 74 unità che fino ad oggi è stato impiegato in tutt’altre attività istituzionali del Corpo, senz’altro necessarie per la popolazione, come, ad esempio, l’accompagnamento nelle abitazioni inagibili, la messa in sicurezza e copertura di oltre 4000 fabbricati civili e 450 chiese e monumenti ed il potenziamento dell’apparato di soccorso tecnico urgente il cui reparto, lo ribadiamo, oltre a versare nel più totale abbandono è prossimo al collasso.
In pratica, dal 1 aprile 2012, tutto l’apparato messo in campo dei Vigili del Fuoco per la fase post emergenziale – risorse umane, finanziarie e mezzi – sarà impiegato esclusivamente nella rimozione e trasposrto delle macerie.
Ma ai servizi tecnici e al soccorso alla popolazione, chi ci pensa? Dello sbando in cui versa il Comando dell’Aquila e delle condizioni ormai al limite della dignità umana in cui operano i Vigili del Fuoco dell’Aquila, chi se ne occupa?.
I Vigili del Fuoco non sono un’azienda privata da gestire in base agli interessi del momento o ai capricci dei dirigenti di turno. Sono piuttosto, e vogliono restare, uomini e donne in divisa al servizio del cittadino garantendo, come sempre, massima professionalità , abnegazione ed alto senso del dovere.
Per questi motivi confermiamo lo stato di agitazione presso il Comando provinciale dell’Aquila proclamato il 26 marzo 2012; chiediamo, come provvedimento transitorio, la modifica dell’art. 1, comma 9, dell’OPCM 4014, demandando al Comando medesimo la legittima gestione del personale temporaneamente assegnato all’Aquila, in attesa di una necessaria, doverosa e non più rinviabile riclassificazione del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco dell’Aquila che consenta il trasferimento presso lo stesso, in via definitiva, di un congruo contingente di personale che ci consenta di affrontare gli impegni futuri garantendo i necessari standard di sicurezza agli operatori e qualitativi ai cittadini”.
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