Inchiesta Stati, atti ad Avezzano
L’Aquila – Il Gup Giuseppe Romano Gargarella, accogliendo le tesi difensive, ha stabilito stamane l’incompetenza territoriale dell’Aquila, in relazione all’inchiesta su presunti casi di corruzione nella ricostruzione post-terremoto che vede indagati Ezio Stati, sua figlia Daniela, consigliere regionale, il genero Marco Buzzelli, Sabatino Stornelli e Vincenzo Angeloni. Nei loro confronti il pm titolare dell’inchiesta, Antonietta Picardi aveva chiesto il processo per corruzione in concorso. Secondo l’accusa tutti e cinque in concorso tra di loro, avrebbero ottenuto a diverso titolo un indebito compenso per l’attivita’ illecita perseguita.
Ora pero’ con il verdetto del Gup gli atti verranno trasferiti alla Procura della Repubblica di Avezzano, competente territorialmente, la quale valutera’ autonomamente tutta l’indagine, compreso anche il capitolo delle stesse misure cautelari, che erano state disposte dai giudici aquilani. Secondo le indagini portate avanti dagli agenti della Squadra mobile di Pescara, Daniela Stati avrebbe agito all’epoca dei fatti in qualita’ di assessore regionale all’Ambiente, attraverso la partecipazione del padre Ezio e dell’allora convivente Marco Buzzelli. Successivamente i due si sono sposati. Gli altri due, Vincenzo Angeloni e Sabatino Stornelli, secondo l’accusa, si sarebbero mossi rispettivamente quale referente delle societa’ Valle del Giovenco e Auxilium Tech, il primo, e come amministratore delegato di Selex spa e presidente della societa’ Valle del Giovenco, il secondo. Soddisfazione e’ stata espressa dal collegio difensivo, rappresentato dagli avvocati Antonio Milo, Roberto Verdecchia ed Alfredo Iacone.
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