Futuro BLS, preoccupati amministratori
Lanciano – Amministratori preoccupati in vista delle novità , pare rilevanti, nel mondo bancario grazie alle decisioni della banca romagnola riguardanti anche la banca locale. Mentre a L’Aquila le sorti della Carispaq, unita alla banca lancianese dal medesimo destino, non sembrano aver indotto gli amministratori ad azioni di tutela, fatta eccezione per parole scritte su lettere. Diversi punti di vista, evidentemente. L’amministrazione comunale chiedera’ un incontro ai vertici della Banca Popolare dell’Emilia Romagna (Bper) per chiarire alcuni passaggi relativi al progetto di fusione con la Banca Popolare di Lanciano e Sulmona (Bls). Lo hanno annunciato questa mattina in conferenza stampa il sindaco di Lanciano, Mario Pupillo e l’assessore alle Attivita’ Produttive, Giuseppe Valente, entrambi preoccupati dalle ricadute, non solo economiche, che la fusione comportera’ per Lanciano e il suo comprensorio. Il progetto di fusione sarebbe in fase avanzata, tanto che i vertici della Bper hanno fissato per il 23 di maggio un incontro a Lanciano con il cda della Bls, banca fondata nel 1962 nel capoluogo frentano e attualmente presente con oltre 80 filiali in Abruzzo, Marche e Molise. “Coinvolgeremo i sindaci dell’Aquila, di Sulmona e dei comuni dell’hinterland frentano contro il progetto di fusione della Banca popolare di Lanciano e Sulmona(Bls) con la Banca popolare dell’Emilia Romagna(Bper)”, federazione di banche che comprende la Bls, la Carispaq, la Banca Aprilia e la Meliorbanca. “E’ una fusione a freddo che non ci piace – ha aggiunto Pupillo – chiederemo un incontro ai vertici della Bper e ne discuteremo in un consiglio comunale straordinario. Si tratta di un accentramento che rischia di farci perdere un marchio di qualita’ come la Bls, una realta’ vicina al territorio che spicca per efficienza e solidita’”.
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