CGIL su futuro e sviluppo
L’Aquila – “L’incontro con il governo e con l’Ocse sul progetto per L’Aquila e’ servito a chiarire un punto fondamentale: senza sviluppo economico per la citta’ non ci sara’ futuro”.Lo afferma, in una nota, il segretario provinciale della Cgil Umberto Trasatti (foto). Dovrebbe essere una considerazione semplice, scontata. Talmente ovvia – rileva il sindacalista – che in tutto l’Abruzzo si discute sulle novita’ introdotte dal progetto per L’Aquila e sul fatto che l’intera regione potrebbe trarre vantaggio da scelte e strategie innovative per il capoluogo. Un tema decisivo che in questa citta’ non tutti riconoscono. Alcuni ambienti politici e alcuni ambienti imprenditoriali aquilani preferisco parlare con parole vecchie, scelgono di alimentare il solito meccanismo della divisione, lo stesso che per decenni e gia’ prima del terremoto aveva causato tanti problemi alla citta’. Lo fanno – aggiunge il segretario dela Cgil – persino autorevoli politici e candidati alle elezioni amministrative, gli stessi che hanno brillato per la loro assenza al dibattito sul progetto Ocse e che oggi se ne ricordano in vista del voto. Per quanto ci riguarda l’appello all’unita’ vale sempre, oggi come ieri: questa citta’ ha bisogno di coesione e di comportamenti coerenti, non di appelli fasulli buoni soltanto in campagna elettorale”. Per Trasatti “e’ arrivato il momento di tornare alla gestione ordinaria della ricostruzione e del territorio, dando agli enti locali il ruolo che la democrazia e i cittadini assegnano loro. Il governo Monti, nel riportare il dramma aquilano al centro dell’attenzione nazionale, ci ha informato della sua intenzione di superare la gestione commissariale ed ha avviato il relativo percorso, che pero’ andra’ concluso rapidamente. Ma anche qui – conclude – c’e’ chi fa finta di non ascoltare”.
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