Medici famiglia: “Diffondere le cure”


Teramo – “Allo stato attuale, nella Asl abbiamo 10 strutture di medici di famiglia che assistono 12 ore al giorno oltre 100.000 cittadini e altri 11 associazioni in rete (per circa 120.000 persone) che non hanno una unica struttura, ma coordinano l’attivita’ in modo che uno studio sia sempre aperto 12 ore al giorno con collegamento in rete e possibilita’ da parte dei cittadini di rivolgersi a chi in quel momento e’ di turno. Ora, dopo i ripetuti tagli effettuati dal 2007 in poi, occorre passare ad una fase di programmazione ed investimenti sia sul territorio sia nella rete ospedaliera”.
Lo chiede la Fimmg di Teramo, (Federazione italiana medici di famiglia). “Occorre puntare al potenziamento e alla diffusione capillare dei nuclei di cure primarie strutturate – dice il segretario provinciale Ercole Core – in modo da creare una rete. E’ l’ospedale, in definitiva, che deve andare verso il territorio e non il territorio verso l’ospedale prevedendo, all’occorrenza, che gli specialisti dei nostri ospedali facciano visite e diagnosi nei nostri ambulatori. Senza facile ottimismo si puo’ affermare che le risorse ci sono e che spesso si disperdono. Manca invece la programmazione. Occorre capire che fare una politica di soli tagli senza programmare e riorganizzare vuol dire continuare a sprecare e perseverare nella inefficienza. Necessario anche educare i cittadini al corretto utilizzo dei servizi sanitari e in particolare all’utilizzo dei Pronto Soccorso”.


26 Marzo 2012

Categoria : Cronaca
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