“Ma la protezione è veramente civile per tutti?”
L’Aquila – Un nostro lettore (la cui identità è a noi nota) ci invia la seguente lettera: “Egregio Direttore, dopo la notte del 6 aprile siamo riusciti a portare via dall’Aquila mamma e papà e per tutto il mese di aprile sono rimasti con la mia famiglia a Francavilla al Mare. Ma la mia abitazione è piccola ed in cinque si sta veramente stretti. Allora abbiamo trovato una casa in affitto. 1000 Euro di anticipo, 800 Euro per il mediatore, 350 Euro per le volture di gas-enel-acqua, 57 Euro per il condominio ogni 2 mesi, e poi l’affitto di 500 euro mensili ( con tanto di disposizione bancaria ogni mese). E quindi fino a oggi altri 1500 Euro. Fatte le somme siamo a quota 4207 Euro. Senza considerare il mangiare ed i vestiti,le medicine ( l’esensione al 20 aprile era già finita). Il 23 luglio finalmente rientrano nel terzo elenco per il contributo autonoma sistemazione, ma ad oggi ncora niente. Eppure il fax inviato portava tutte le coordinate giuste, tutti gli indirizzi e numeri telefonici per porterli contattare nell’eventualità di errori. Ma quello che più mi ha rammaricato e’ la scoperta questa mattina che per potere avere i pacchi alimentari gli sfollati di Francavilla al Mare devono recarsi alla Croce Rossa di Ortona. Preniamo l’autobus e ci rechiamo sul posto. Ore 10,30: deserto totale. Per i pacchi un cartello dice: si distribuiscono dalle ore 18.00 alle 20.00 dal lunedì al sabato. Come possono due anziani andare a più di 10 km da Francavilla per avere un po’ di generi alimentari? E’ vergognoso che un servizio di volontariato come la Croce Rossa non abbia pensato che ci sono tanti anziani che non possono muoversi. Eppure a Pescara i pacchi li portano a casa. Grazie per aver letto il mio sfogo e quello dei miei genitori”. Lettera firmata.
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