Ordinanza, ignorati i Vigili del Fuoco – Dal 1 aprile ridotto l’apparato di soccorso
L’Aquila – I VIGILI NON POTRANNO NEPPURE ACCOMPAGNARE LA GENTE NEGLI EDIFICI PERICOLANTI - (Foto: Napolitano, aprile 2009, tra macerie e vigili del fuoco a Onna) – I sindacati dei vigili del fuoco CGIL Vincenzo D’APRILE, FNS-CISL Antonio COCOCCIA, UIL-PA VVF Stefano DEL ROMANO, CONAPO Elio D’ANNIBALE, CONFSAL Riccardo D’AGOSTINO, USB Gabriele MICONI hanno inviato al premier Monti, al ministro Barca, al ministro Cancellieri, al sottosegretario Ferrara, e ai massimi dirigenti del corpo, oltre che alle autorità regionali e locali una lettera: “Con grande stupore abbiamo appreso i contenuti dell’ordinanza 4013 con “Misure urgenti per la semplificazione, il rigore nonché per il superamento dell’emergenza determinatasi nella regione Abruzzo a seguito del sisma del giorno 6 aprile 2009”.
Nei 28 articoli che la compongono, infatti, non vi è cenno alcuno a provvedimenti in favore del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco che, come noto, sta garantendo i servizi post emergenziali alla popolazione, grazie al contingente di 74 unità inviate al Comando Provinciale di L’Aquila.
Vale la pena ricordare che detto personale, nel potenziare l’organico del Comando in questione, espleta numerosi compiti che vanno dall’accompagnamento dei residenti nel cratere sismico, presso le abitazioni inagibili ai sensi dell’Ordinanza Sindacale dell’8 aprile 2009, tutt’ora in vigore, coopera, in caso di necessità, alle operazioni di rimozione e trasporto macerie così come previsto dall’OPCM 3923/2011, consente di far fronte alle numerose richieste di soccorso tecnico urgente sensibilmente aumentate rispetto al periodo ante sisma.
La notte del tragico evento sismico del 6 aprile 2009, tanto scalpore e sdegno suscitò, tra l’opinione pubblica e non solo, la notizia secondo cui alle ore 3.32, a L’Aquila, erano in servizio appena 12 Vigili del Fuoco ed è quindi necessario che i cittadini aquilani sappiano che dal 1 aprile prossimo, per effetto dell’ordinanza 4013/2012, oltre a non vedersi più garantito il servizio di accompagnamento nelle abitazioni inagibili, vedranno seriamente minato tutto l’apparato del soccorso, da tempo al collasso, che i Vigili del Fuoco hanno sempre garantito con la massima professionalità, abnegazione ed alto senso del dovere.
Se questa è la considerazione e l’attenzione che l’attuale Governo ‘di tecnici’ ha sempre annunciato di voler assicurare e garantire alle popolazioni colpite dal sisma, confermata recentemente in occasione della visita di autorevoli esponenti governativi nel centro storico dell’Aquila, c’è da essere seriamente preoccupati, così come c’è da temere per le sorti del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di L’Aquila, considerando l’indifferenza mostrata in occasione dell’emanazione dell’OPCM 4013/2012 dalla nostra classe dirigente in seno al Dipartimento. Altro che aiuti e vicinanaza ai terremotati!
Decine di volte, in ogni sede, abbiamo chiesto il potenziamento, in via definitiva, dell’organico del Comando di L’Aquila, tramite una riclassificazione dello stesso; richieste che, puntualmente, sono rimaste inascoltate e non considerate.
E’ opportuno e doveroso, piuttosto, che le SS.LL. in indirizzo, ognuna per le proprie competenze e responsabilità, si attivi con l’urgenza che il caso richiede, al fine di prorogare la missione, senza costi per l’amministrazione, del contingente Vigili del Fuoco attualmente in servizio al Comando di L’Aquila, in attesa di un auspicabile provvedimento definitivo di riclassificazione e potenziamento degli organici, non più rinviabile, ed al rientro presso lo stesso del personale residente nel cratere sismico ancora in servizio fuori sede. Provvedimento che rappresenta, è utile ribadirlo, solo un tampone ai reali problemi rappresentati.
Questo è quello che i Vigili del Fuoco e i cittadini dell’Aquila meritano ed attendono”.
Non c'è ancora nessun commento.