Ccr, la Provincia ascolterà i cittadini
L’Aquila – (com) – La Provincia ascolterà le istanze dei 1.500 cittadini iscritti all’associazione “Il cratere che resiste” per cominciare a pensare un procedimento di pianificazione per i tanti manufatti provvisori sorti dopo il terremoto del 6 aprile 2009.
È l’esito della prima riunione tra i rappresentanti dell’associazione e la commissione consiliare speciale per la ricostruzione della Provincia dell’Aquila, che è stata aggiornata tra 20 giorni dal presidente Paolo Federico, quando sarà presentata una prima analisi della casistica per inquadrarla in una bozza di provvedimento.
La commissione è stato il primo ente a raccogliere l’invito rivolto dall’associazione per trattare il difficile tema dello spopolamento dei Comuni del “cratere” e, in particolare, del problema dei manufatti provvisori.
All’incontro hanno preso parte il presidente del “Cratere che resiste”, Lucio De Bernardinis, e il consulente legale, avvocato Rodolfo Ludovici. Sia il presidente Federico, sia i componenti presenti, i consiglieri Lucia Pandolfi, Leonardo Gattuso, Salvatore Orsini, Ennio Mastrangeli e Gabriele Fulvi Mari, hanno concordato che il problema dei manufatti “non può essere considerato nell’ambito del mero abusivismo” ma, al contrario, “deve essere posto al centro di un confronto più ampio e merita una analisi seria e rigorosa”.
Anche il direttore del settore Urbanistica e ambiente della Provincia, Francesco Bonanni, ha evidenziato le varie problematiche che più direttamente riguardano l’ente, quali quelle sismiche, ambientali e della sicurezza, concludendo sulla necessità di “analizzare il problema a livello di pianificazione tenendo conto del diverso assetto del territorio post-sisma”.
Di qui la decisione di Federico di riconvocare la riunione per approfondire di più l’argomento.
“La disponibilità e l’attenzione al problema dimostrata dalla Provincia – ha commentato De Bernardinis – è un tassello importante e fondamentale di un dialogo che ‘Il cratere che resiste’ reputa indispensabile. Il problema dei cittadini che, da soli e senza gravare sull’emergenza, hanno ritenuto di darsi da fare, mantenendo il rapporto con il territorio, non deve essere banalizzato né strumentalizzato, ma, al contrario, va analizzato e considerato nel futuro assetto di pianificazione”.
L’associazione ora intende estendere il dialogo con la Regione, il Comune dell’Aquila e quelli del “cratere” e il governo, affinché si possa giunge a soluzioni adeguate e definitive.
Può essere contattata attraverso le pagine web del sito www.ilcraterecheresiste.it o chiamando il numero 3661005043.
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