Di Stefano sull’ordinanza 4013
L’Aquila – (di Piero Di Stefano, assessore alla ricostruzione) – L’ultima ordinanza, la 4013, firmata dal Presidente del Consiglio Monti, contiene luci ed ombre. Tra le luci riporta lo stanziamento di 300mila euro per il completamento della piazza che sorgerà nell’area di piazza d’armi e che ospiterà gli operatori dello storico mercato di piazza duomo.
Sin dal 13 settembre 2011 il Sindaco, con propria nota, interessò il Commissario alla Ricostruzione per l’ulteriore stanziamento di 300mila euro per completare i lavori, dopo aver avuto la notizia da parte del Provveditorato che le somme giá stanziate con l’OPCM 3857/2010 si erano rivelate insufficienti.
Su tale necessità e a seguito della nota del Sindaco, intervenne anche il Provveditorato, con nota 6115/2011, confermando l’esigenza di provvedere al completamento della piazza attraverso l’ulteriore stanziamento citato da parte della struttura del commissario per la ricostruzione. Lo stesso Commissario verbalmente ebbe a rassicurare il Provveditorato sull’immediato stanziamento richiesto ma, ciò nonostante, e stante la necessità manifestata dagli stessi operatori del commercio ambulante, sino ad oggi non è avvenuto.
C’è voluto il Ministro Barca e, probabilmente, la sua presa d’atto della situazione ha finalmente posto fine a questo lungo periodo di incertezza, assegnando al Provveditorato le somme necessarie al completamento dell’opera e mettendo quest’ultimo nelle condizioni di una celere ripresa dei lavori.
Di questo, qualcuno che esce sulla stampa non deve essersene accorto, così come mai si è accorto delle richieste dei commercianti di piazza Duomo per il mercato di Piazza d’Armi.
Ora confido in un altro autorevole intervento del ministro Barca affinché possa sbloccare le somme per il rifacimento dei sottoservizi, secondo il progetto presentato dalla società “Gran Sasso acqua” che prevede la realizzazione di opere con manufatti prefabbricati dove far passare le reti dei servizi, implementabili nel tempo, e la realizzazione della nuova rete idrica e fognaria con separazione della acque di scarico da quelle bianche. La realizzazione della rete nel sottosuolo è punto fondamentale di quella “Smart city” di cui ha parlato l’Ocse nel convegno nei laboratori dell’INFN. È quindi tempo che si passi al “fare” e mi auguro che il ministro voglia prendere di petto la questione e mettere fine a questo cinico ostruzionismo nei confronti della città”.
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