Finite le risse, ora fatti
L’Aquila – (di G.Col.) – L’UDC PARLA DELL’APPOGGIO A DE MATTEIS COME DI UN LABORATORIO POLITICO – Mentre arriva finalmente il rigore nella ricostruzione, dopo tre anni persi, cosa accade nel mondo della politica, nella corsa al voto comunale? I soli a trovarsi in serie difficoltà sono quelli del PdL e dintorni, almeno in provincia dell’Aquila, anzi proprio nel capoluogo.
AVEZZANO – Ad Avezzano prosegue la marcia da bulldozer di Gianni Di Pangrazio, che miete appoggi e alleanze da tutte le parti. La stima per l’uomo è, si capisce, direttamente proporzionale al consenso dei partiti e dei movimenti. Con Di Pangrazio sono schierati gruppi e anime multiformi e policromi. L’appoggio più significativo arriva dall’IdV, che certo non è di bocca buona: sceglie con dura prima di collocarsi.
Per l’altro candidato c’è ovviamente il consenso del PdL e delle legioni picconiane, ci mancherebbe altro. Italo Cipollone è, anche lui, persona stimata, ma l’aggregazione politica sul suo nome pare limitata al Popolo della Libertà , e forse neppure tutto compatto.
L’AQUILA – L’UDC, con il segretario Cesa e l’on. De Lautentiis, è convinto che il suo appoggio al candidato sindaco De Matteis sia da intendere come apertura di un laboratorio politico, magari utile anche in altre città d’Italia. Basta partiti e ideologie, spazio ai problemi della gente e a chi sa risolverli: per L’Aquila, sicuramente De Matteis, fuori da schemi e partiti. De Laurentiis parla di una stagione nuova per lo sviluppo e la crescita. Cesa rileva che così si risolvono i problemi, che a L’Aquila, in particolare, sono tanti. Una blindatura per De Matteis.
Il PdL naviga in acque difficili, invece, a L’Aquila, dove ha scelto l’architetto Pierluigi Properzi, ma continua a registrare defezioni. L’area conservatrice e di centrodestra è scompaginata dalla presenza dell’uomo forte Giorgio De Matteis, attorno al quale si aggregano trasversalmente in tanti: e chi sa cosa potrà ancora accadere, nel tempo che manca all’apertura delle urne. Ieri sera ufficializzato il sostegno anche da Alleanza per centro Abruzzo. La schiera dell’UDC è da tempo con De Matteis, come aveva stringatamente ribadito nei giorni scorsi la coordinatrice Morena Pasqualone.
Continuano i rumors circa un corteggiamento da Roma, da parte del PdL, ma a L’Aquila dicono di non saperne nulla. Anzi, smentiscono. Sdegnosi e orgogliosi. Ma , si sa, in politica l’orgoglio è facile metterselo in tasca, se la convenienza prevale… Gli scrupoli non fanno parte della “cuitura” dell’arrivismo e della conquista del p’otere, ad ogni costo. Pochi hanno letto Machiavelli, ma tutti ripetono a pappagallo che “il fine giustifica i mezzi”.
Difficile la posizione del giovane coordinatore Magliocco, che svolge il suo compito con fede e determinazione. Ma capisce che la situazione è davvero difficile. Un candidato come De Matteis sarebbe la soluzione delle soluzioni. E Properzi? La sua dignità va, comunque, rispettata. Consolida indirettamente le posizioni del PdL la presenza utile di un personaggio stimato come Antonio Del Corvo, presidente della Provincia. Ma il buon lavoro e il buon nome di Del Corvo non sembrano sufficienti per dare forza dal PdL aquilano, che paga i suoi errori, i suoi ritardi, le sue indecisioni e confusioni.
Sull’altro fronte, a L’Aquila, Massimo Cialente lavora dietro le postazioni di un’artiglieria pesante di annunci, e pare che tutto quello che non si è fatto per tre anni, sia in cottura adesso. Una mitraglia. Viene meno, però, l’effervescenza delle polemiche con il presidente Chiodi, perché ormai pare che di litigare non ci sia più bisogno: il Governo ha preso in pugno la ricostruzione e l’emergenza, dettando regole e fissando tempi. A chi trovava conveniente la rissa (che invece conveniente non è, perché stanca e disgusta i cittadini), rimane poco, solo il dovere che – finalmente – tutti dovranno compiere. Ma agli ordini di Roma. Sotto tutela. Meno male, era ora.
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