Violenza a Fontanelle: inerzia istituzioni
Pescara – Dietro i nuovi atti vandalici e le minacce a chi vuole la legalità a Fontanelle, c’è l’inerzia delle istituzioni e delle autorità , che promettono interventi e soluzioni, ma in pratica non producono alcun risultato. Come è appunto avvenuto negli ultimi mesi a Pescara: solo parole, esibizioni di fermezza e autorità che invece nella realtà non ci sono. E i violenti continuano a spadroneggiare, perchè si sentono sicuri e impuniti.
L’associazione Codici si sente “presa in giro” dalle istituzioni perche’ “da otto mesi promettono che avrebbero sfrattato gli abusivi dalle case popolari di Fontanelle ma fino ad oggi sono stati eseguiti solo 4 sfratti e gli altri 6 non saranno mai eseguiti”. La denuncia e’ arrivata stamani da Domenico Pettinari, di Codici, che dice di aver studiato la questione e di aver scoperto che “i centomila euro stanziati dalla Regione Abruzzo per gli sfratti che le Ater devono eseguire nelle quattro province non sono destinati agli abusivi, nonche’ pregiudicati di Fontanelle, cioe’ via Caduti per Servizio, e questo perche’ non sono state mai avviate le procedure per gli sfratti dall’Ater di Pescara, che partono con la relazione dei vigili urbani e si concludono con il decreto del Tribunale. Da otto mesi – ha aggiunto Pettinari – ci annunciano gli sfratti, ma in realta’ ci hanno imbrogliati nonostante ci sia una vera e propria emergenza sicurezza a causa degli abusivi che delinquono dentro e fuori casa. Siamo scoraggiati e sconfortati”. La richiesta di Codici e’ di eseguire comunque gli sfratti “affiancando all’ufficiale giudiziario le forze dell’ordine”.
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