“Gli aquilani non si fidano di Cialente”


L’Aquila – Il portavoce di L’Aquila Città Unita Giovanni Farello scrive: “Gli aquilani non si fidano più del sindaco. Così, quello di ieri non deve essere stato un inizio di giornata felice per lui, quando ha letto i giornali che riportavano che, nel sondaggio semestrale di Datamonitor, il gradimento dei cittadini nei suoi confronti era talmente diminuito da farlo precipitare dal 13mo posto di sei mesi fa al 30mo posto dell’ultima settimana.
Il sondaggio non fa che confermare il giudizio che ‘L’Aquila Città Unita’, si è fatta del sindaco, totalmente inadeguato a governare questa città prima del sisma e ancora più inadeguato dopo il sisma.
Ascoltare Cialente lanciarsi nella descrizione di improbabili progetti frutto della più fervida fantasia ma privi di ogni concretezza è come assistere alle giustificazioni che un marito – pur buono e un po’ sempliciotto e litigioso – da alla moglie per essersi intrattenuto più del tempo dovuto con gli amici invece di svolgere il suo compito di responsabile capo famiglia.
L’Aquila Città Unita ha studiato gli ultimi atti approvati dall’ultimo Consiglio Comunale, atti cha altro non sono se non vecchi progetti dell’amministrazione Tempesta, e dell’amministrazione Centi, come la scala mobile da via Strinella a Porta Leone, l’ovovia dalla Rivera a Roio per gli universitari, le pedonalizzazione del centro storico che dovrebbe essere accessibile soltanto alle auto elettriche (ma in quale secolo, di grazia?), la metropolitana di superficie lungo il collegamento della vecchia ferrovia. E poi i piani tanto cari al sindaco e inesorabilmente bocciati dagli ambientalisti”.
“L’ultima perla è l’avvio, così dice lui, dei lavori per la realizzazione dei cosiddetti sottoservizi (reti sotterranee per gas, luce, acqua eccetera) nel centro storico. E ciò dopo essersi baloccato per anni con i progetti assurdi delle ‘gallerie intelligenti’.
Chiudere “l’Era Cialente” è una responsabilità di tutti quegli Aquilani che – al di là di ogni collocazione politica – si sono sacrificati nel restare in una Città martoriata dal terremoto, offesa dall’inconsistenza amministrativa di Cialente e violentata da progetti fantasiosi (vedi Auditorium di Renzo Piano).
E’ nelle mani e nel voto di quella eterogenea ma produttiva, seria, determinata, “maggioranza silenziosa” la ricostruzione, anzi la “costruzione” di una Città di cui tutti potremo essere orgogliosi.
Il sondaggio di Datamonitor boccia inesorabilmente Cialente, abbiamo ragione di credere che sarà bocciato dagli aquilani e l’unica cosa che possiamo fare oggi è liberarci di questa amministrazione. Credo che gli aquilani non abbiano altra scelta”.


23 Marzo 2012

Categoria : Politica
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