Da province e comuni: Pescara, L’Aquila (Perilli, Mancini, Bernardi)


STRADE – Cepagatti, Cugnoli e Alanno. Sono questi i comuni interessati ai lavori promossi dalla Provincia di Pescara, per un importo di un milione e 336mila euro, per i quali e’ stata appena pubblicata la gara di appalto. Lo annunciano il presidente Guerino Testa e l’assessore ai Lavori pubblici Roberto Ruggeri . Una parte di queste opere riguarda la provinciale 602 e i suoi innesti. Si prevede infatti la realizzazione di una rotatoria presso l’incrocio tra la statale 81 e la provinciale 44b a Villanova di Cepagatti: un punto nodale – dicono Testa e Ruggieri – perche’ rappresenta la cerniera di collegamento tra l’area industriale a ridosso di Chieti Scalo, Villanova e i territori interni tra cui Rosciano e Alanno. Saranno realizzati anche illuminazione e segnaletica verticale e orizzontale. Nel territorio di Cepagatti – dicono poi i consiglieri provinciali Francesco Cola e Angelo Faieta – si prevede anche l’allargamento di una curva (denominata della Asl). Nel centro abitato di Villanova, infine, si provvedera’ al rifacimento del nuovo manto e alla creazione di un cordolo in cemento armato con pavimento in cemento nel tratto successivo a villa Pignatelli. Nell’area di Cugnoli, invece, i lavori riguarderanno dissesti idrogeologici e deformazioni stradali lungo le arterie Sp 51b, Sp 50, Sp 52 e Sp 51. Anche ad Alanno (la Sp e’ la n. 49) al centro delle opere promosse dalla Provincia c’e’ la sistemazione della strada danneggiata dai dissesti idrogeologici che hanno causato il restringimento della carreggiata, avvallamenti e lesioni.

PERILLI PRC – Enrico Perilli di PRC scrive: ” Nel Consiglio comunale dell’Aquila di ieri Rifondazione Comunista nella quasi totale solitudine, fatta eccezione per il consigliere Angelo Mancini, ha costruito una battaglia contro l’ampliamento della cava di Femmina morta (detta cava Vaccarelli) e per trovare soluzioni alternative per il parcheggio situato in località S. Apollonia e per la cabinovia di Roio. Sulla cava non siamo riusciti ad ottenere nessuna soluzione, sulle altre due questioni abbiamo avuto la meglio. Riteniamo che l’Amministrazione, che si definisce progressista, non possa continuare a praticare scelte amministrative antiquate con delibere mal costruite che vanno a vantaggio di pochi e a danno della collettività.
L’apporto che Rifondazione Comunista continuerà a dare al centro sinistra dovrà essere di stimolo affinché si intraprendano scelte basate sulla sostenibilità ambientale, sull’innovazione e sulla discussione partecipata che nel caso della cava di Femmina morta proprio non vi è stata. Chiediamo che nel programma di centro sinistra vi sia una moratoria delle grandi opere costose ed inutili”.

MANCINI E BERNARDI – I consiglieri comunali aquilani Angelo Mancini e Giuseppe Bernardi scrivono: “Riteniamo incondivisibile la superficialità con cui l’amministrazione comunale ha perso l’opportunità di realizzare, grazie al programma nazionale di promozione dell’energia solare del Ministero dell’Ambiente, un impianto solare termico sul complesso di Verdeaqua, con il relativo cofinanziamento di 212.000€. In data 7 marzo 2008 la giunta del Comune dell’Aquila aveva approvato con delibera n.70 di partecipare al programma nazionale per la promozione dell’energia solare con un progetto da realizzare sul complesso sportivo di Verdeaqua, struttura di proprietà dell’ente. Dopo la stima del progetto, cofinanziato dal Ministero dell’Ambiente, avrebbe dovuto aver luogo la gara per l’individuazione di una ESCO (Energy Service Company) operatore terzo accreditato presso l’autorità dell’energia elettrica e del gas.
Nonostante sia stato presentato il progetto preliminare per la posa in opera con relativa stima dei costi di gestione dell’impianto, la gara non ha mai avuto luogo perché come appreso in aula nell’ultimo consiglio comunale il funzionario preposto è andato in mobilità presso un altro ente ed il dirigente del settore è andato in pensione, perdendo così ogni possibilità di accesso al finanziamento. Ancora una volta il sindaco uscente ed i suoi assessori non hanno mancato di stupirci, non garantendo la necessaria continuità amministrativa non sarà più possibile realizzare l’impianto fotovoltaico su Verdeaqua, opera di indubbia utilità pubblica per il risparmio energetico”.


22 Marzo 2012

Categoria : Cronaca
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