Sentinelle di biodiversità
L’Aquila – (Foto: l’Adonis vernalis) – Sono cinquantuno le principali emergenze floristiche del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Individuate grazie a uno studio condotto dall’Ente Parco in collaborazione con l’Università di Camerino, sono specie talmente preziose da necessitare dei maggiori sforzi di conoscenza, tutela e conservazione.
Piante rarissime, a volte sono a rischio di totale estinzione. Alcune trovano nell’area protetta gli avamposti di un areale più ampio, che nel tempo è variato ampliandosi, restringendosi e spostandosi, seguendo i millenari cambiamenti climatici a cui il pianeta è costantemente sottoposto. Alcune di esse, inoltre, risentono della pressione antropica, ovvero delle attività umane che possono in qualche modo rappresentare un rischio per la loro sopravvivenza.
Nello sforzo di tutelarle, mantenendo l’identità e l’integrità di un territorio che come è noto è risultato essere l’area protetta europea con il maggior numero di specie censite, l’Ente Parco e l’Ufficio Territoriale per la Biodiversità del Corpo Forestale dello Stato dell’Aquila, con il coinvolgimento dei ricercatori dell’Università di Camerino e del Coordinamento Territoriale per l’Ambiente, hanno messo a punto ed avviato un apposito programma di censimento e monitoraggio.
Tre squadre di rilevatori, dotati di GPS satellitare, si apprestano a battere il territorio per definire con precisione la distribuzione delle cinquantuno emergenze floristiche. Seguendo un preciso protocollo di rilevamento, annoteranno informazioni su stato di salute, entità e localizzazione delle popolazioni. Questi dati verranno poi recepiti ed elaborati al fine di fornire indicazioni gestionali utili ai futuri progetti di tutela.
Tra le cinquantuno “sentinelle di biodiversità” figura anche l’appariscente Adonis vernalis, che nel Parco possiede le uniche stazioni note in Italia. Per chi volesse vederla in natura, anche quest’anno i botanici del Centro di Ricerche Floristiche dell’Appennino, in collaborazione con i giovani della Pro Loco di Barisciano, organizzeranno una passeggiata guidata nei luoghi in cui la rarità fiorisce.
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