Affari sotto il letto (del fiume) ?
Ofena – DUBBI SUI VELENI E IL DDT NEL PORTO CANALE DI PESCARA – Sotto il letto del fiume Pescara, si sente odore di affarucci. Lo scrive Dino Rossi, movimento Cospa Abruzzo, che afferma: “Noi non crediamo che il fondo del fiume Pescara dove devono fare il dragaggio sia inquinato da metalli pesanti o altri materiali inquinanti come il famoso DDT in disuso da oltre 40anni. Pensiamo che ci sia una sorta di inquinamento politico aiutato da associazione ambientalistiche di facciata a sevizio dei politicanti di turno che ne pensano una più del diavolo, per ingrandire la mangiatoia.
È vero che a monte del fiume Pescara c’è stato un inquinamento dovuto alla discarica di Bussi e ad altre realtà lungo l’alveolo, ma è pur vero che il fiume in tutti questi anni ha inquinato quella parte del mare Adriatico dove sfocia nei pressi del porto canale. È da tenere presente che a valle della mega discarica ci sono ben due grandi dighe, quella di Piano D’Orta e quella di Alanno (foto). Per legge fisica, i metalli pesanti o altro si possono trovare più sul fondale di queste dighe che non alla foce del fiume. Una considerazione sollevata dallo scrivente a dei geologi di grido, i quali hanno approvato questa tesi. A questo punto, il Cospa non si fida nè delle associazione ambientalistiche e tantomeno dei politicanti di turno, visto che si pensa a commissioni e commissari senza portare a capo soluzioni per risolvere il problema ai pescatori. Questo ritardo comporta un mancato guadagno ai pescatori risarciti con i soldi pubblici e nello stesso tempo si stanno spendendo altri soldi per nulla. Quindi, il dragaggio come si era pensato di fare, di riversare il materiale estratto dal fiume nel mare, di sicuro non aumenterebbe l’inquinamento già fatto in precedenza, in quanto l’acqua con il suo scorrere ha lavato il fondale e trascinato a largo i residui eventuali di materiali inquinati, che sono riusciti a superare le due dighe.
Non ci fidiamo della politica e nemmeno delle associazione ambientalistiche, per questo: venerdì prossimo incontriamo alcuni pescatori pescaresi per avere un quadro più chiaro e nel contempo abbiamo contattato un laboratorio di analisi accreditato e con l’aiuto di un Geologo associato al Cospa Abruzzo, faremo un indagine per conto nostro, che sicuramente porterà alla luce molti lati oscuri”.
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