Ecco perchè la riserva dannunziana è chiusa, lassismo e assenza programmatoria

Pescara – Scrive Paola Marchegiani, foto, consigliera comunale: “Egregio Direttore, nonostante le giungano lettere dei cittadini che esprimono disappunto sullo stato in cui versa la Riserva dannunziana puntualmente pubblicate dal giornale da lei diretto, nessuna posizione viene sollevata dagli amministratori di questa città, per cui ritengo di dover intervenire.
Nel 2009, nell’anno in cui ero stata nominata Assessora alla Cultura, avevo ricevuto anche la delega ai Parchi e alla Riserva dannunziana.
Il comitato di gestione della Riserva era scaduto da poco e l’Amministrazione di centrosinistra ha provveduto ad espletare un regolare bando con il quale si è ricostituito il nuovo direttivo che rappresenta l’organismo di gestione della Riserva stessa.
Alla fine del mio mandato ho portato in giunta ed è stato approvato all’unanimità la proposta del piano di assetto naturalistico redatto dal consulente Giovanni Damiani.
Ora dopo il 10 febbraio, dopo la tempesta di neve che si è abbattuta sulla nostra città, il comune di Pescara si trova nell’impossibilità di agire con snellezza e prontezza perché la gestione di una Riserva è complessa e totalmente differente da quella di un Parco normale.
In tre anni di amministrazione, il centrodestra non ha provveduto né a ricostituire un nuovo comitato di gestione, né (nonostante le numerose mozioni ed interrogazioni del centrosinistra sull’argomento) a portare in consiglio comunale l’approvazione definitiva del piano di assetto già redatto e pronto da tre anni. Questo lassismo, questa totale assenza programmatoria paralizza la città e impedisce lo sviluppo della qualità della vita dei cittadini pescaresi”.