Riesame lascia Andreola ai domiciliari


L’Aquila – Il tribunale del Riesame ha respinto stamane il ricorso presentato dall’avvocato Francesco Carli difensore di fiducia di Vanna Andreola, foto, la dirigente regionale finita agli arresti domiciliari nell’ambito dell’operazione Caligola condotta dalla polizia di Pescara. E’ sull’insussistenza del pericolo di reiterazione del reato e dell’inquinamento delle prove che l’avvocato Francesco Carli ha essenzialmente basato ieri la difesa di Giovanna Andreola. Il collegio dei giudici ha respinto il ricorso avverso l’ordinanza di custodia cautelare (Andreola resta ai domiciliari) dell’arrestata nell’ambito dell’operazione Caligola. Un’udienza durata poco ieri, il tempo necessario per l’avvocato Carli di spiegare le ragioni per cui non sussiste il pericolo di reiterazione del reato e di inquinamento delle prove. Carli aveva fornito molteplici argomentazioni. Assente all’udienza, il pm titolare dell’inchiesta, Antonietta Picardi che aveva comunque insistito (per la seconda volta) nell’applicazione della misura cautelare. Il pm nell’udienza del mese di febbraio aveva depositato nuovi documenti, frutto delle recenti acquisizioni effettuate dalla Squadra mobile della Questura di Pescara, che ha portato avanti l’indagine. Andreola viene definita dai magistrati aquilani “chiave di volta dell’inchiesta”, perche’ avrebbe agito per far avere al marito, Michele Galdi, consulenze da importanti societa’.


20 Marzo 2012

Categoria : Cronaca
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