Terna, forti investimenti in Abruzzo
L’Aquila – Passa dall’Abruzzo una parte consistente del riammodernamento della rete elettrica nazionale, e delle strategia di Terna di fare dell’Italia un hub elettrico centrale nell’Europa e nel Mediterraneo. Il dato è stato confermato oggi a Milano nel corso della presentazione del nuovo Piano strategico 2012-2016 di Terna, il gestore della rete elettrica nazionale.
Dei quattordici interventi principali previsti per l’Italia dal Piano strategico 2012-2016 due in particolare interessano l’Abruzzo: la interconnessione Italia-Montenegro, e il collegamento Gissi-Foggia. L’interconnessione con il Montenegro ha già concluso l’iter autorizzativo, che deve essere completato invece per il collegamento Gissi-Foggia.
Il primo intervento è una delle due nuove interconnessioni con l’estero previste nel nuovo piano – l’altra collegherà l’Italia e la Francia – e si aggiungerà alle 22 autostrade dell’energia che già collegano il sistema elettrico italiano a quello dei Paesi confinanti.
L’intervento garantirà all’Abruzzo minori costi per milioni di euro, una produzione di energia più efficiente, una drastica riduzione di emissione di CO2 e un notevole risparmio energetico pari al consumo medio di alcune decina di migliaia di famiglie. Avrà anche ricadute occupazionali significative, perchè saranno impegnati per tre anni oltre 200 addetti e circa 60 imprese.
L’interconnessione con il Montenegro è l’investimento più elevato tra quelli individuati nel nuovo Piano strategico, e costituisce più di un terzo degli investimenti complessivi di Terna per le regioni del centro Italia, pari a 2 miliardi di euro. Nelle regioni del Nord saranno investiti 1,5 miliardi di euro, al Sud 1,5 miliardi.
Con la realizzazione della interconnessione Montenegro-Italia i contribuenti italiani avranno una riduzione dei costi pari a 255 milioni di euro.
I ponti elettrici tra Italia e Montenegro e tra Italia e Francia hanno avuto il via libera autorizzativo nel 2011, e sono infrastrutture che rientrano nella strategia di Terna di fare della rete italiana l’hub elettrico dell’Europa e del Mediterraneo.
L’Italia costituisce il punto di snodo naturale degli scambi lungo le direttrici Sud-Nord ed Est-Ovest, sia per la sua posizione geografica, sia per la forte capacità di trasporto alla frontiera elettrica con il resto dell’Europa.
La rete elettrica italiana già oggi è collegata con l’estero attraverso 22 linee di interconnessione: 12 linee con la Svizzera, 4 con la Francia, 2 con la Slovenia, 2 con la Corsica, 1 con l’Austria, 1 con la Grecia.
Con i progetti di Terna sarà possibile realizzare una nuova rete all’avanguardia della tecnologia, una “Super Smart Grid“ che si completa attraverso i collegamenti di Sardegna e Sicilia con la Penisola che risolveranno le congestioni del mercato elettrico oggi presenti e consentiranno di trasportare l’ingente produzione rinnovabile che si concentra nel Sud Italia.
Una “rete del futuro” europea, fortemente magliata, flessibile, intelligente. E interconnessa con i Paesi mediterranei che, con l’attuazione dei progetti Desertec e Medgrid, permetterà di trasmettere verso l’Europa l’energia rinnovabile prodotta nelle aree del Medio Oriente e Nord Africa.
Grazie ai nuovi cavi sarà possibile importare energia pulita (ad esempio l’idroelettrico dal Montenegro) e a basso costo. Le interconnessioni transfrontaliere, molto avanzate dal punto di vista tecnologico, rappresentano un fattore strategico per accrescere la sicurezza del sistema elettrico nazionale e internazionale, aumentare la flessibilità di utilizzo, diversificare il mix dei combustibili, diminuire la dipendenza da un numero ristretto di Paesi fornitori di energia, ridurre i costi per cittadini e imprese.
Complessivamente per ammodernare la rete elettrica italiana Terna investirà nei prossimi quattro anni 6 miliardi di euro, di cui 1 miliardo per l’ammodernamento della rete elettrica nelle città Milano, Genova, Torino, Roma, Napoli e Palermo.
Le 14 opere strategiche riguardano al Nord, il Piemonte, la Lombardia, il Veneto e il Friuli; al Centro, la Toscana, l’Emilia Romagna, l’Abruzzo e la Sardegna; al Sud, la Campania, la Puglia, la Calabria e la Sicilia.
Ai due interventi strategici vanno aggiunti altri interventi significativi, come lo smantellamento di 103 tralicci dal Parco Gran Sasso-Laga, nelle province di Teramo e L’Aquila, e la realizzazione della nuova stazione di Collarmele.
“Abbiamo superato un anno di crisi in modo molto soddisfacente” – ha commentato l’Amministratore Delegato Flavio Cattaneo. “Congiuntura negativa e Robin Hood Tax hanno pesato molto ma per il settimo anno consecutivo i nostri risultati sono stati comunque positivi grazie ad una strategia preventiva sul business non tradizionale e non regolamentato, l’innovazione e la tecnologia. Strategia che crescerà anche nei prossimi anni. Efficienza, sicurezza e minor costo per il sistema elettrico e creazione di valore per gli azionisti sono i driver dell’azione futura. La nuova politica dei dividendi è coerente con la strategia di creazione di valore e darà ancora soddisfazioni agli azionisti. Il 2012 è partito bene e l’impegno di tutta la squadra di Terna mi convince che avremo un anno ancora in crescita”.
Cantieri aperti e opere pronte a partire nel 2012
A livello nazionale nel corso del 2012 partiranno i cantieri di tre opere strategiche: l’elettrodotto a 380 kV “Foggia-Benevento”, tra Puglia e Campania; l’elettrodotto a 380 kV “Trino-Lacchiarella”, tra Lombardia e Piemonte; l’elettrodotto a 380 kV “Dolo-Camin”, tra Venezia e Padova.
Proseguiranno, poi, i lavori iniziati nel 2011 del ponte elettrico “Sorgente-Rizziconi”, tra Sicilia e Calabria e si procederà con il “Progetto Grandi Centri”, il piano di ammodernamento e razionalizzazione della rete elettrica delle grandi aree metropolitane che coinvolge le città di Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo, Genova: 1 miliardo di euro di investimento per aumentare sicurezza, qualità ed efficienza delle infrastrutture elettriche in un’ottica di sostenibilità.
Se il 2010, con 1.162 miliardi di euro, era stato l’anno record per gli investimenti sulla rete elettrica, per Terna il 2011 non è stato da meno: i dodici mesi che si sono da poco conclusi hanno fatto registrare un ritocco verso l’alto degli investimenti del 5%, che tradotto in numeri significa 1.220 miliardi di euro spesi dalla spa dei tralicci per ammodernare, potenziare e rendere sempre più efficiente, sicura e affidabile la rete in alta tensione nazionale. Mantenute, quindi, anche nel 2011 le promesse di inizio anno, con cantieri partiti in tutta Italia, da Nord a Sud, realizzazione e messa in funzione di importanti opere strategiche per il sistema elettrico del Paese.
Il nuovo primato del 2011 è il risultato di una crescita, costante, che negli ultimi 7 anni ha visto Terna investire sulla rete 5 miliardi di euro complessivi, realizzando oltre 2.400 km di nuovi elettrodotti e più di 70 nuove stazioni elettriche, da Nord a Sud, riducendo il gap infrastrutturale che separava l’Italia dagli altri Paesi europei. Un’accelerazione negli investimenti che ha consentito di costruire una rete elettrica più moderna, potente ed efficiente, e ridurre i costi di sistema. Solo considerando le 6 maggiori opere realizzate dal 2005, dalla loro entrata in esercizio ad oggi queste hanno già generato un risparmio per il sistema pari a circa 1,4 miliardi di euro, ripagando ampiamente l’investimento sostenuto. E, grazie alla maggiore efficienza nella gestione dei flussi di energia, il cosiddetto “dispacciamento”, i tecnici di Terna hanno fatto risparmiare al sistema altri 2,6 miliardi di euro. Complessivamente, quindi, il lavoro svolto in questi anni ha generato 4 miliardi di euro di minori costi.
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