Dragaggio, appello al Governo
Pescara – (Foto da Google: il porto canale lungo il fiume e il porto turistico) - Se si continua ad attendere che siano i politici e le istituzioni locali a risolvere il problema, non se ne uscirà più, con conseguenze drammatiche. E allora bisogna bussare a porte più importanti, aggirando le inerzie e le incapacità locali. Per sensibilizzare il Governo e le istituzioni sul probolema del dragaggio del porto, ormai bloccato e inservibile da mesi, la Confcommercio ha inviato una nota al Presidente del Consiglio Monti, al Ministro dell’Ambiente Clini, al Ministro Trasporti e Infrastrutture Passera, al Presidente della Regione Chiodi, al Commissario Testa e al Sindaco Albore Mascia. Il progressivo accumularsi di detriti e sedimenti non consente piu’ la navigazione neanche a barche di piccolo cabotaggio. Questa situazione determina l’impossibilita’ di accesso ne’ da parte della flotta peschereccia ne’ di navi e/o aliscafi che garantivano precedentemente il collegamento con la Croazia. Danni ingenti quindi – dice la Confcommercio – sia dal punto di vista commerciale che turistico, senza contare il possibile e immaginabile rischio di esondazioni e straripamenti in caso di piogge persistenti. Tuttavia, nonostante le varie analisi e controanalisi, lungaggini burocratiche e continui rimbalzi di responsabilita’ non hanno a tutt’oggi permesso di avere una risposta univoca in merito alla eventuale presenza di Ddt nelle acque del Porto. Anzi, da quanto appreso dagli organi di stampa, sembrerebbe che l’Ispra – che avrebbe dovuto fornire i risultati definitivi entro lo scorso 5 marzo – abbia richiesto altro tempo per ulteriori e non meglio identificati approfondimenti. Nell’invocare pertanto un intervento da parte del Governo, al fine di sollecitare la piu’ rapida soluzione alla problematica esposta, poniamo sul tappeto – e’ sempre la nota – alcune questioni. Innanzitutto, se le analisi dell’Arta – da cui non si rilevano tracce di sostanze dannose – non vengono ritenute attendibili, mettendo quindi in dubbio l’affidabilita’ e la capacita’ dell’Agenzia, il Presidente della Regione Abruzzo Chiodi dovrebbe procederne alla chiusura. Inoltre, se il Commissario Straordinario Guerino Testa non dispone di poteri sufficienti, o nonostante le tante strade percorse non sia ancora riuscito a trovare soluzione alla problematica, dovrebbe a nostro avviso rimettere l’incarico, e/o trasferirlo ad altra Autorita’. E infine, dal momento che l’Ispra, nonostante sia da diverso tempo in possesso di analisi e controanalisi, ancora non risulta in grado di esprimere un giudizio definitivo, la Confcommercio chiede la costituzione di una Commissione d’Inchiesta del Governo per fare piena luce sulla questione.
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