Confcommercio: ma quale ripresa? Solo in centro, 300 hanno dovuto chiudere

L’Aquila – Celso Cioni e Alberto Capretti, per la Confcommercio, replicano alle affermazioni diffuse ieri dal presidente della Camera di Commercio, Rainaldi, sulla presunta ripresa del 60-70% delle aziende.Per loro la situazione è ben diversa, e in centro un enorme numero di negozi ha chiuso. “E’ perlomeno singolare e non condivisibile la dichiarazione del Presidente della Camera di Commercio che ieri, nel corso di una conferenza stampa del Cresa, ha affermato che il 70 per cento delle imprese che operano nel “cratere” avrebbero ripreso l’attività. Per rendere più chiaro il quadro della situazione basti riflettere su un dato incontrovertibile: solo nella zona rossa del Capoluogo circa 300 aziende del terziario non solo non sono in condizione di riaprire le saracinesche, ma non possono neanche accedere alle proprie attività se non “scortati” dai Vigili del Fuoco che ringraziamo ancora una volta per la loro disponibilità, il loro senso del dovere e la sensibilità umana dimostrata in questi mesi di durissimo lavoro. Siamo pertanto costretti a rettificare le dichiarazioni del Presidente Rainaldi che, purtroppo, non corrispondono alla dura realtà di un intero settore economico che ancora oggi è per un abbondante 80% impossibilitato a riprendere la propria attività. Concordiamo invece sull’esigenza di tornare a spingere sull’istituzione della Zona Franca che Confcommercio, per prima, pubblicamente il 10 aprile richiese, peraltro ufficializzando la richiesta, con una nota del Presidente Nazionale inviata al Presidente del Consiglio Berlusconi.
Così come affermammo all’epoca, ribadiamo che il riconoscimento della zona franca è il presupposto fondamentale per il rilancio di un contesto economico e sociale disastrato che con le sole proprie forze non è assolutamente in condizione di riprendere il cammino del rilancio e dello sviluppo”.
(Nella foto: Il centro storico aquilano è aperto dal 21 giugno solo in una minima parte, e solo per persone a piedi. Nessuna attività commerciale vi è ancora consentita. Aperta solo la Banca d’Italia)