Cialente e Chiodi su “svolta”
L’Aquila – (ore 14,40) – Tutti hanno parcepito la sensazione che vi sia una svolta definitiva nella storia dell’Aquila e del cratere terremotati, ancora in macerie a tre anni dal sisma. L’intervento del governo, le parole del Ministro Barca, l’arrivo del premier (che oggi alle 17 visita il centro della città e la zona rossa inabitabile e diruta), significano attenzione sul problema, ma anche interventi decisivi e metodi nuovi, con supervisione romana. E’ come se una voce molto potente avesse detto: “Adesso basta, ecco i soldi, cominciate a ricostruire e basta litigi”. Tutto ciò vuol dire semplificare, certo, ma la sostanza è proprio questa.
Lo si deduce anche dalle scarne dichiarazioni dei politici alla tv, significative quando si riduce il linguaggio all’osso e si bandiscono chiaccchiere ed elucubrazioni tipiche, appunto, dei politici.
Il sindaco Cialente ha detto che “sta vivendo con sollievo il cambio di passo” e ha aggiunto di essere ottimista. Il presidente commissario Chiodi, più sfumato, ha dichiarato che “L’Aquila è una priorità per il Governo”, che “tutto il mondo ci sta guardando” e che, quindi, non si può fallire, ruitardare, rimandare. I due eminenti politici hanno dimenticato che tutto il mondo ci ha giù guardati, allibito dall’inerzia, dalle liti, dalle perdite di tempo. Non si è mai visto che, a soldi pronti, non si riesca a spenderli per ricostruire una città .
Non c'è ancora nessun commento.