Consorzio Pratola, il presidente nicchia…


Ofena – IL MISTERO DELLE CENTRALE ELETTRICA MAI PARTITA (foto) - Da Dino Rossi, Cospa Abruzzo, riceviamo: “Chiesti i documenti al consorzio di bonifica di Pratola Peligna: il Presidente nicchia. Sono passati una decina di giorni dalla richiesta dei documenti inerenti la centrale idroelettrica sita nel comune di Corfinio e nel contempo ho avuto il piacere di conoscere il Presidente del Consorzio che non sembra essere molto disponibile.
Infatti, il giorno dopo aver inoltrato la richiesta mi sono recato presso la sede consortile per visionare la documentazione inerente la centrale idroelettrica e l’ultimo bilancio approvato, la risposta è stata la seguente: puoi andare anche alla regione a chiedere i documenti che ti servono. Dopo avergli spiegato la legge sulla trasparenza amministrativa che a quanto pare, questo nuovo Presidente ignorava, mi ha risposto che mi avrebbe chiamato. Visto che sono passati alcuni giorni e non si è fatto vivo, allora, l’altro ieri l’ho chiamato al cellulare per chiedere, per la seconda volta, la visione dei documenti, ma dalle sue risposte si è capito che non ha alcuna intenzione di fornire tutta la documentazione richiesta. Ieri, a seguito della conversazione avuta con il Presidente del consorzio, ho interessato il vice Prefetto dott. Rinaldo Pezzola della Prefettura dell’Aquila per ragguagliarlo sulla questione consorzio di Bonifica che comprende tutto il territorio della provincia dell’Aquila. Secondo alcune persone informate sui fatti il consorzio sarebbe oberato da un debito circa 1.300.000,00€. Debito accumulato per aver mal gestito questo ente, grazie anche ai vari commissari che si sono succeduti. Secondo radio stalla, si mira ad un altro commissariamento atto a soddisfare qualche altra associazione di categoria o magari lasciare il posto a qualche altro trombato della politica aquilana, oppure: per uno scambio di voti per le prossime amministrative nel Comune di Pratola Peligna? Tutto è possibile con questa politica malata.
Le amministrazioni che si sono succedute non si sono mai preoccupate del funzionamento del consorzio, perché sia i Presidenti che i Commissari e i vari dirigenti non utilizzano l’irrigazione I soldi sono stati usati solo per pagare stipendi e assumere persone, per tornaconto politico. Mentre la centralina idroelettrica non è mai partita dal giorno del suo collaudo. Una struttura fatta con i soldi dei contribuenti, che se avesse funzionato di sicuro il debito sarebbe estinto, salvo qualche mano lesta. Noi agricoltori non possiamo aspettare oltre, in quanto il consorzio di bonifica, oltre a far pagare la bolletta cara e amara, non soddisfa le esigenze degli associati. La prossima settimana, martedì 20 marzo, lo scrivente si recherà di nuovo presso la sede consortile per visionare i documenti e chiederne copia, se ci sarà un ulteriore rifiuto, verranno interessati gli organi competenti”.


17 Marzo 2012

Categoria : Cronaca
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