Barca… (2): Chiodi su rischi infiltrazioni


L’Aquila – Sono 43 le pagine della relazione “La ricostruzione dei Comuni del cratere aquilano”, presentata oggi alla goverrnance della ricostruzione post-terremoto dal ministro per la Coesione territoriale, Fabrizio Barca. La stessa si apre con la premessa che “due sono le urgenze: accelerare la ricostruzione e avviare lo sviluppo”. Cinque invece le linee di azione descritte nella relazione: informazione, comunicazione, programmazione, semplificazione, rigore, in cui “e’ necessaria l’emanazione di una nuova ordinanza che assicuri fino a tutto il 2012 sia i contributi per l’autonoma sistemazione dei cittadini, oltre agli oneri dell’emergenza e delle spese straordinarie, sia l’impegno e l’efficacia della filiera istituzionale che oggi esamina e valida le richieste di ricostruzione degli edifici privati e che contestualmente introduca semplificazione nella gestione straordinaria corrente e ne rafforzi il rigore”.

“Fu una scelta del precedente Governo preferire il concetto di indennizzo per i proprietari di casa e quindi lasciare ampia liberta’ ai proprietari di scegliere progetto e ricostruzione. Nel pubblico invece le regole che ci siamo dati hanno prodotto un -25 per cento sui costi, mentre nel privato questo finora non accade. Le nuove regole con i cinque preventivi obbligatori per i privati vanno nella direzione di una attenzione maggiore nei confronti dei cittadini perche’ con piu’ preventivi hanno piu’ tutele”. Lo ha detto il governatore della Regione Abruzzo Gianni Chiodi nel proprio intervento con i giornalisti, al termine del summit con il ministro Barca, parlando della differenza tra ricostruzione privata e quella pubblica.

Nel corso del summit tra il ministro per la Coesione territoriale Fabrizio Barca e la governance della ricostruzione post-terremoto, si e’ accennato al pericolo sulle infiltrazioni della criminalita’ organizzata. “I rischi delle infiltrazioni mafiose all’Aquila ci sono ma i controlli finora sono stati efficaci”, ha detto Gianni Chiodi. Il prefetto dell’Aquila, Giovanna Iurato, presente al summit, ha ricordato come sul fronte della lotta al crimine organizzato la Prefettura abbia gia’ effettuato, nell’ambito della ricostruzione pubblica, 20 interdizioni a ditte il cui collegamento con le mafie “e’ stato acclarato, cosi’ come sono state controllate 4.000 aziende. Su altre 80 ditte – ha aggiunto Iurato – c’e’ qualche perplessita’ e quindi la Prefettura ha emesso 80 provvedimenti atipici per far decadere queste ditte di diritto dall’appalto. E’ un potere discrezionale della Prefettura laddove si identifichi un fumus. Ma molto adesso spetta ai privati”.


16 Marzo 2012

Categoria : Cronaca
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