Truffe auto: sgominata banda, 23 arresti
Pescara – (Foto: Silvia Conti, polizia stradale di Pescara) – 23 misure cautelari disposte dal gip Gianluca Sarandrea su richiesta del sostituto procuratore Annalisa Giusti. Al centro delle indagini in un’operazione denominata Tom Tom una organizzazione criminale accusata di una serie di reati ai danni di persone che, tramite internet, ponevano in vendita le loro autovetture: truffa, ricettazione, falso. Nel complesso sono stati individuati 55 veicoli oggetto di altrettante truffe, per un danno complessivo quantificabile in oltre un milione di euro, commesse in varie regioni d’Italia. Le persone denunciate complessivamente all’ autorita’ giudiziaria sono 51. Le misure cautelari sono state eseguite in provincia di Pescara e in quelle di Chieti, Foggia, Potenza, Salerno, Cuneo e Campobasso.
Delle 23 misure cautelari, 14 sono di custodia cautelare in carcere, 5 di custodia cautelare ai domiciliari, 3 dell’obbligo di dimora, e una dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. . Gli indagati individuavano una citta’ o una determinata zona geografica dove contattare diversi inserzionisti che vendevano le proprie auto on line e fissavano un appuntamento per visionare il veicolo in vendita.
Una volta raggiunto l’accordo economico e dopo aver individuato dello sportello Aci o l’agenzia di consulenza automobilistica in grado di rilasciare al momento i nuovi documenti di circolazione, si formalizzava la vendita fissando appuntamenti ‘ad hoc’, in orari di chiusura delle banche, soprattutto di venerdi’, per non consentire verifiche sulla genuinita’ degli assegni bancari usati per pagare i mezzi. Gli assegni infatti erano tratti su conti correnti privi di liquidita’ o erano falsi, realizzati appositamente in modo pressoche’ perfetto, tant’e che in una occasione un dipendente di un istituto di credito non si e’ accorto di nulla. Per la stradale il gruppo disponeva di “consistenti mezzi finanziari”, e lo dimostra il fatto che il compenso spettante all’agenzia di consulenza veniva pagato sempre in contanti, anche quando si trattava di cifre elevate. Prima che il venditore di turno potesse accorgersi della truffa di cui era stato vittima, veniva effettuato un ulteriore passaggio di proprieta’ dell’auto, in genere in favore di personaggi compiacenti, e i veicoli venivano destinati anche a paesi esteri quali Lituania, Germania e Bulgaria, attraverso canali internazionali per il riciclaggio dei veicoli.
I destinatari della misura della custodia cautelare in carcere gia’ catturati dalla polizia stradale sono, oltre a Vincenzo Bevilacqua, Costantino Bevilacqua, 21 anni di Montesilvano, Maria Michelina Santeramo, 42 anni, di Montesilvano, Alessandro Marcucci, 27 anni, di Montesilvano, Antonio Lamberti, 47 anni di Pontecagnano Faiano (Salerno), Massimo Mergiotti, 42 anni, di Montesilvano, Manuela Di Lello, 28 anni, di Montesilvano, Pamela Di Lello, 26 anni, di Montesilvano, Mauro Tummolo, 25 anni, di Lavello (Potenza), Donato Caputo, 56 anni, di Rionero in Vulture (Potenza), Aurelio Crisante, 54 anni di Montesilvano, Mattia Ferri, 25 anni di Montesilvano, Angelica Ferretti, 26 anni, di Montesilvano. Arresti domiciliari, invece, per Floriano Ulisse, 58 anni, di Montesilvano, Michele Fasano, 33 anni, di Colliano (Salerno), Rosanna Branca, 38 anni, di Rionero in Vulture, Nicola Colaianni, 41 anni di Lavello.
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