Regione, approvato Piano Casa: guarda essenzialmente ad edifici residenziali
L’Aquila – Con il voto contrario di Rifondazione comunista, l’astensione dei gruppi consiliari di Pd e Idv e il voto favorevole della maggioranza di centrodestra, il Consiglio regionale dell’Abruzzo ha approvato oggi il Piano Casa. Si tratta di una legge che va a completare l’iter nazionale sul Piano Casa concordato con il Governo in sede di Conferenza delle Regioni. Il presidente della Regione, Gianni Chiodi, ha definito la legge “importante”, in grado “di ridare ossigeno alla nostra economia in un particolare momento storico”. “Lungi dall’essere un regalo ai costruttori, speculatori, imprenditori – ha detto Chiodi – questa legge e’ soprattutto un premio ai cittadini abruzzesi che in questo modo potranno avere la possibilita’ di migliorare la propria proprieta’”. Il presidente della Regione ha poi posto l’accento sugli effetti che portera’ questo provvedimento. “Grande occasione di rilancio dell’economia abruzzese – ha detto il pgovernatore – un serio sostegno all’edilizia in un momento di forte criticita’ dell’economia abruzzese e nazionale”. “Vogliamo tornare a produrre e lo facciamo con una legge sulla casa che migliora la qualita’ abitativa delle case – ha aggiunto Chiodi – che porta alla riqualificazione del patrimonio edilizio, che rispetta l’ambiente e che rispetta i parametri di sismicita’ degli edifici. Mi sembra – ha concluso Chiodi – che oggi il Consiglio regionale abbia portato a termine un lavoro di grande responsabilita’ politica”.
COM’E’ IL PIANO – Il provvedimento di legge votato oggi in Consiglio regionale rappresenta l’atto di competenza regionale nel piu’ generale Piano Casa votato dal Governo la settimana scorsa e concordato con le Regioni in sede di Conferenza. Il Piano Casa Abruzzo, che dunque va da integrare quello nazionale, ha espressamente escluso i sottotetti e gli incentivi alle attivita’ ricettive turistiche che, come hanno spiegato i consiglieri Luca Ricciuti e Berardo Rabbuffo, “saranno approvati con leggi regionali ad hoc”. Il Piano Casa e’ essenzialmente tarato sull’ abitazione residenziale. I privati, si legge in una nota, potranno ampliare fino ad un massimo di 200 metri cubi, con un intervento minimo di 9 metri quadrati. Capitolo importante e’ stato riservato alla demolizione e ricostruzione: i privati che abbattono le abitazioni possono ricostruzione fino a un massimo del 65% di cubatura in piu’. Si tratta di una percentuale di premialita’, nel senso che si puo’ arrivare al 65% di maggiore cubatura solo se le nuove costruzioni sono realizzati con particolari materiali di bioedilizia realizzando un edificio di catalogabile in classe energetica B. Le norme riportate nel Piano Casa non si applicano alle aree vincolate di qualunque genere, come pure nelle zone ‘A’ di centro storico. I Comuni che vogliono avvalersi delle norme del Piano Casa sono tenuti a recepire la legge con atto deliberativo del Consiglio comunale entro 120 giorni dall’entrata in vigore e in ogni caso gli incentivi hanno valore di 24 mesi. Per i Comuni inseriti nel cratere del terremoto, gli incentivi della presente legge hanno una validita’ maggiore, pari alla durata dello stato di emergenza superiore anche ai 24 mesi. (Nella foto: Il Presidente della Regione, Gianni Chiodi, stasera soddisfatto per il Piano Casa)
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