Navelli: map e disparità di trattamento


Navelli – Scrive Gaetano Cantalini: “Dopo mesi di assordante silenzio l’amministrazione comunale ha inteso fornire a modo suo, tramite la pagina facebook dell’ente, chiarimenti sulla sospensione dell’erogazione del contributo di autonoma sistemazione, avvenuta esattamente a luglio dello scorso anno, invitando per giunta “tutti coloro che intendono esprimere giudizi su vicende che non conoscono, se non per sentito dire, a verificare prima se la realtà dei fatti corrisponda a quanto ascoltato e ad accertarsi della attendibilità della fonte informativa”.
Avendo manifestato, in qualità di capogruppo consiliare di “Svolta Democratica”, anche attraverso gli organi di stampa, all’indomani dell’adozione da parte del Sindaco del provvedimento di assegnazione dei M.A.P. rimasti inutilizzati, il proprio dissenso denunciando innanzitutto l’evidente disparità di trattamento venutasi in tal modo a creare rispetto ai cittadini del Comune di L’Aquila, mi preme fare alcune precisazioni riguardo a quanto ci viene oggi raccontato dall’amministrazione comunale.
E’ vero che il Comune di Navelli ha avanzato un quesito alla SGE, esattamente con nota prot. n. 2585 del 03.08.2011, ma tale richiesta di chiarimenti è stata inoltrata soltanto dopo aver preso visione da parte del Sindaco della risposta prot. 14534 del 19.07.2011, a firma del Commissario Vicario per la Ricostruzione Dott. Antonio Cicchetti, trasmessa ad un familiare di un concittadino a cui era stata già disposta in data 07.07.2011 l’assegnazione di un M.A.P, nella quale nota si legge: “In merito all’erogazione del contributo di autonoma sistemazione si deve ribadire che la competenza all’erogazione, pur in presenza di M.A.P. inutilizzati – come nel caso di specie – è dei sindaci, ai quali spetta la competenza a valutare caso per caso”.
Per quanto riguarda invece la nota prot. n. 16868 del 29.08.2011 il Commissario Vicario, nel confermare l’obbligatorietà dell’assegnazione dei moduli abitativi provvisori inutilizzati per i casi previsti dall’art. 4 comma 2 dell’OPCM 3917 del 30.12.2010, precisa pure che “nel caso di specie, avendo il sindaco provveduto in data 07.07.2011, all’assegnazione dei M.A.P. inutilizzati, i soggetti assegnatari degli stessi non possono richiedere, seppur in presenza di casi particolari, l’erogazione del C.A.S”.
Alla luce di ciò il Sindaco dovrebbe piuttosto spiegare ai suoi concittadini il motivo per cui non ha provveduto ad effettuare una valutazione caso per caso, interpellando i diretti interessati, prima di procedere all’assegnazione dei M.A.P. inutilizzati invece di mettere le persone, tra l’altro tutte anziane, di fronte al fatto compiuto. Dovrebbe inoltre spiegare perché ha atteso ben 7 mesi per l’adozione di un provvedimento previsto da un’ordinanza datata 30 dicembre 2010. Allo stesso modo dovrebbe spiegare la presenza nel proprio comune di un numero non indifferente di M.A.P. rimasti liberi, ragione per cui i cittadini hanno perso il diritto al beneficio del contributo della autonoma sistemazione. E per dirla tutta dovrebbe spiegare con quale criterio si è proceduto da parte dell’amministrazione alla prima assegnazione dei moduli abitativi provvisori e se tale assegnazione sia avvenuta sulla base del relativo regolamento adottato con deliberazione di giunta comunale n. 62 del 24.11.2009 che prevedeva oltre alla presentazione delle domande da parte dei cittadini aventi diritto anche la formazione di un’apposita graduatoria”.


15 Marzo 2012

Categoria : Politica
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