Regione, sì a Parco su aree speciali


Pescasseroli – La Regione Abruzzo ha approvato la proposta progettuale del Parco per la realizzazione del Piano di Gestione delle aree SIC (Siti di intesse comunitari) e ZPS (Zone di protezione speciale) riconosciuti dalla “Rete Natura 2000″ della Comunità Europea, mettendo a disposizione un finanziamento di 200mila euro.
Il Parco è caratterizzato dalla presenza all’interno dei suoi confini di tre SIC e una ZPS. I due siti oggetto di finanziamento sono il Sic “Parco Nazionale d’Abruzzo” con un’estensione di circa 60 mila ettari che comprende l’Alto Sangro, la Marsica e la Valle del Sagittario e il Sic “ZPS Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise ed aree limitrofe” con poco più di 50 mila ettari di estensione appartenenti alle province dell’Aquila, Frosinone e Isernia.
Due aree di notevole vastità e di grande rilevanza naturalistica.

“ Le risorse messe a disposizione dalla Regione ci consentiranno di dotare il Parco di uno strumento essenziale per la corretta gestione dei siti Natura 2000 realizzando quanto la Comunità Europea chiede agli stati membri ovvero di attuare forme di gestione compatibili con la conservazione di queste aree così preziose per la tutela della biodiversità”, dichiara il direttore del Parco Dario Febbo.

Tra le varie specie sottoposte ad indagine ci sono i due grandi predatori del Parco, l’orso e il lupo che entrano spesso in conflitto con le pratiche zootecniche.
Anche il camoscio, altro animale simbolo del Parco, sarà oggetto di attenzione visto che negli ultimi anni si è registrata una diminuzione nel numero di individui appartenenti alle classi di età giovanili.
Monitorati poi saranno: la lontra, che sta ricolonizzando le rive del fiume Sangro, il gatto selvatico, due pregiati coleotteri la Rosalia Alpina e l’Osmoderma eremita. Analisi approfondite infine riguarderanno gli anfibi e i rettili e l’avifauna dell’area protetta.

In campo botanico lo studio consentirà di aggiornare le conoscenze floristiche del sito e di redigere delle carte di distribuzione di alcune delle specie floristiche più significative perché rare o endemiche mentre dal punto di vista forestale verrà completata la cartografia forestale del SIC per parte che è fuori dai confini del Parco e quindi non è coperta dagli studi forestali del Piano del Parco.

Uno studio ad hoc riguarderà la produttività dei pascoli con l’elaborazione anche qui, di una carta della produttività che consentirà nel tempo al Parco di produrre un Piano di gestione dei pascoli.

La Responsabile del Servizio Scientifico, Cinzia Sulli, che ha coordinato il lavoro di predisposizione della proposta approvata, sottolinea il fatto che “Il Piano di Gestione messo a punto dal Parco ha lo scopo di predisporre nel medio-lungo periodo, programmi di monitoraggio e ricerca necessari per valutare lo stato di conservazione dei due territori e definire strategie e azioni per migliorare la conservazione degli habitat e delle specie animali e vegetali”,


15 Marzo 2012

Categoria : Cronaca
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