Moduli, i patemi della compilazione
Giulianova – Gli angeli non sono soltanto quelli che saltano fuori dalle loro auto rosse, i vigili del fuoco. Qui indossano anche le divise scure e le camicie azzurre dei carabinieri. Hanno aiutato più persone loro, in questi giorni, nel centro protezione civile di Giulianova, che gli altri in settimane. I due pazienti, gentili e bravi carabinieri addetti alla ricezione e timbratura dei moduli dei terremotati aquilani in zona rossa o con case E-F, fanno miracoli e danno una preziosa mano a chi ha sbagliato la compilazione, ha omesso un particolare, ha saltato degli spazi. Poi timbrano e rilasciano ricevuta. A dire il vero, tutti alla protezione civile di Giulianova sono bravi, efficienti, gentili. La gente è emotivamente scossa, sconsolata dagli eventi, depressa perchè ha perso tutto oppure ha paura. Alla PC tutti aiutano, danno una mano, e per di più il centro di ricevimento è in un locale spazioso, nuovo, dotato di parcheggi. Ottima scelta.
Ma il bene finisce qui. Oggi, 4 agosto, si può dire con documentata certezza che i moduli sono un problema di interpretazione, le richieste non sono motivate molto chiaramente, e tutti debbono affrontare un certo patema nel compilarli correttamente. Altrimenti i lettori ottici, a L’Aquila, daranno punteggi bassi o scarteranno le richieste mal compilate. Si andrà così incontro a dispiaceri seri nell’assegnazione degli appartamenti, siano case, siano in fitto o in autonoma sistemazione sostenuta.
C’è qualche problema con i moduli scaricati via internet e stampati privatamente, come ce ne sono nelle pratiche inviate per posta raccomandata. Vista l’alta percentuale di errori di compilazione, spesso inevitabili non per colpa dei compilatori, che ne sarà delle domande spedite per posta? Mille incertezze e mille dubbi, mentre si avvicina inesorabile il 10 agosto, ultimo giorno per consegnare o far arrivare i moduli case. Oggi una famiglia di tre persone ha espresso lo stato d’animo di tutti. Uscendo dopo una lunga coda, papà ha sbuffato dicendo: “Sa che te ico? Mo’ ji semo consegnati, facciano quello che c… gli pare a jssi”. Fatalismo comprensibile, ma forse non molto risolutivo.
(Nelle foto Col: Sopra, la sala della protezione civile a Giulianova. Sotto: una coda per la consegna dei moduli, oggi 4 agosto alle 13)
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