Ricercatori teramani su Plos One
Teramo – È stato pubblicato sulla rivista Plos One uno studio sul fenomeno della Diapausa embrionale condotto da un gruppo di ricerca coordinato da Grazyna Ptak del Dipartimento di Scienze biomediche comparate dell’Università degli Studi di Teramo.
«Il lavoro – ha affermato la Ptak – dimostra che il fenomeno di diapausa embrionale è conservato in tutti i mammiferi».
«Prima del suo impianto nell’utero – ha spiegato la ricercatrice – l’embrione può fermare la sua crescita per poi continuare lo sviluppo normalmente. Questo fenomeno, chiamato diapausa embrionale, è indotto dall’organismo materno che, bloccando l’impianto, fa sì che l’embrione si fermi. La diapausa embrionale consegue a condizioni sfavorevoli per la gravidanza, quale la stagione fredda, stress sociale o la lattazione. In alcuni casi la diapausa embrionale può durare anche per diversi mesi».
«L’opinione consolidata tra gli scienziati – ha continuato – è che questo fenomeno sia confinato a pochissimi (un centinaio in tutto) mammiferi, quali foca, visone, orso o topo. Così, mentre l’opinione scientifica esclude l’occorrenza della diapausa embrionale nelle specie comunemente studiate, quali animali domestici o specie umana, ricercatori dell’Università di Teramo, dimostrano che anche embrioni di pecora possono andare in diapausa. Se la diapausa embrionale può essere quindi “indotta” nell’embrione di qualsiasi mammifero questo implica che tale fenomeno è conservato dal punto di vista evolutivo».
«Questa scoperta è importante anche per la gravidanza della donna – ha concluso la Ptak – dove finora la diapausa non è mai stata considerata seriamente, nonostante alcune osservazioni che suggerivano la temporanea interruzione dello sviluppo dell’embrione umano».
Il lavoro firmato in gran parte da un team internazionale di ricercatori dell’Università di Teramo, è stato reso possibile grazie a un finanziamento nell’ambito del programma europeo IDEAS.
Non c'è ancora nessun commento.