Il Rettore Ferdinando di Orio non si dimetterà , anzi da oggi ce ne sarà per tutti
L’Aquila – Le voci circolavano: il rettore è pronto alle dimissioni. Le voci, come sempre capita, erano false e messe in giro da qualcuno con scopi precisi. Poco nobili, certamente. Il rettore prof. Ferdinando di Orio non si dimette affatto, anzi scende in campo catafratto da idee battagliere, carte, prove (a suo giudizio), ragionamenti e fatti storici. Da oggi in avanti non resterà più zitto a fare da puntaspilli, o da target per i dardi della balestra, ma risponderà a tutti, anche con carta bollata (come ha già fatto con un giornalista aquilano), sicuro di essere nel giusto e anche di godere della stima di una grossa fetta dell’Università . Dimostrata da una serie di attestati giunti anche al nostro sito, tutti pubblicati. L’ultimo oggi dall’IdV aquilana.
Il rettore, uomo di grinta e di carattere, questa mattina si è anche commosso. Pochi lo avevano visto in una simile situazione emotiva.
Gli è capitato mentre ricostruiva i tempi difficili del dopoterremoto, delle difficoltà , dei sacrifici, dei problemi che apparivano drammatici e insormontabili per le sedi, per l’attività didattica, per la sopravvivenza dell’ateneo duramente colpito e abbattuto qua e là . Tempi nei quali nessuno regalava nulla, e bisognava risolvere i problemi.
Tutto lineare nell’affitto dei capannoni di Gallucci per insediarvi Ingegneria,k dice nattendo il pugno di Orio. Ci sarà un’inchiesta? Bene, di Orio è pronto a sostenerla e a rispondere a tutti su tutto. Poi, a problemi risolti (ci sono per ora avvisi di garanzia per gli affitti a Gallucci) saranno messe a punto le querele per chi ha calunniato e diffamato. E richiesti risarcimenti. Almeno, secondo di Orio. Comincia, dunque, una battaglia che sarà lunga e dura, e di sicuro non gioverà all’Università . Una battaglia dietro la quale, lo capisce anche un bambino, ci sono disegni di potere e di conquista della poltrona del Magnifico. Che, evidentemente, fa gola a molti. Magari in un ateneo del domani in cui le cose vadano più giustamente, rispetto al passato, non privo di ombre.
Molte pagine dovranno essere scritte. Sarà una lezione di vita per gli studenti? Impareranno di ingegneria e di medicina, di biologia e di lettere, ma anche che nella società reale è lo studio della guerra che conta. Cominciando proprio dai luoghi del sapere. Dove emblematico appare oggi soprattutto il generale Caio Giulio Cesare. Si troverebbe a suo agio…
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