Cum grano salis
Plinio il Vecchio lo disse: “Cum grano salis…”, con un granello di sale… in zucca. L’ironia è sintomo di intelligenza, quindi raramente alligna nell’eloquio ma soprattutto nel casino indecoroso che anima la politica, di anno in anno sempre peggio. Un pizzico, un grano di umorismo lo ha usato il segretario del PdL Magliocco (come riferiamo in cronaca) commentando l’alleanza tra i verdi e De Matteis.
Più che veleno polemico, Magliocco usa il bulino dell’umorismo, e non capita sovente. Perciò è una novità , quindi una notizia, nelle desolanti cronache politiche che ogni cronista deve scodellare ai suoi lettori, per dovere di informazione. Ne farebbe a meno. Ma non può, altrimenti non sarebbe informazione. Trovare il sorriso – magari anche sarcastico – in una informativa di origine politica è come doveva essere trovare una pepita d’oro nel Klondike ai tempi di Paperone. Il segnale è buono. Tutto il resto dello scenario politico è un arruffato ring di liti, accuse, rinfacci, ingiurie, colpi bassi, spunti in faccia, e ricorda una rissa in lavatoio tra pettorute casalinghe di fine Ottocento. Grazie, Magliocco. Speriamo che qualcuno tenti di imitarla. Le battute divertenti sono come la farfallina di Belen: sfrontatine, ma deliziose. E chi dice di no, peste lo colga.
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