Una mostra dedicata a Flavio Vespasiano inaugurerà il Museo dei Raccomandati


l_colosseoL’Aquila – Come su altri mass media avevamo anticipato due mesi fa, il Museo dei Raccomandati sarà inaugurato nel mese di aprile, probabilmente solo la parte superiore, con una delle mostre dedicate all’imperatore romano Flavio Vespasiano per i suoi 2000 anni. La conferma è ufficiosa, ma attendibile. Problemi ve ne sono tanti, e risorse pochissime, ma tutti sperano di farcela. Dovrebbe essere l’occasione per aprire finalmente, dopo anni dal completamento dei lavori, il museo archeologico aquilano in corso Vittorio Emanuele, palazzo dell’ex comune e dell’ex accademia di belle arti. Il palazzo detto dei Raccomandati.

Molto attuale, diremmo contemporaneo come nome…
Perchè Vespasiano? Perchè era sabino. Mostre e iniziative sono previste alla grande a Roma, ma anche a Rieti e Cittareale, in Umbria e a L’Aquila. Le terre sabine per eccellenza. Ai tempi di Vespasiano, nato presso Cotilia, L’Aquila certo non c’era, ma Amiternum sì, e la mostra aquilana sarà riservata proprio alla importante città sabina oggi tra Preturo e S.Vittorino, con i suoi imponenti resti e i tesori rivelati da scavi più recenti.
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Se L’Aquila non c’era, esisteva e da molti secoli Teora Mathiena, l’odierna Teora di Barete, sui cui colli boscosi, ritengono autorevoli studiosi, ebbe origine la gente sabina. Punto di espansione e di migrazione dei sabini verso il Sud, con il loro ver sacrum, da un’originaria area compresa forse tra Teora, che c’è ancora, e le perdute città di Testruna e Lista, tra la Valle dell’Aterno e Sella di Corno. I sabini poi si estesero nel Reatino e in Umbria, ma Amiternum restò una delle loro città più importanti, successivamente conquistata dai romani che la dotarono di teatro e anfiteatro. Di recente, è tornato alla luce il cosiddetto Signore di Amiternum, una splendida statua in marmo pario restaurata e tornata a L’Aquila da Chieti. Per troneggiare, si spera, nel museo archeologico dei Raccomandati. Vedremo. (G.Col.)


27 Marzo 2009

Categoria : Cultura
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