Figuracce persino con Prosperino
L’Aquila – (Foto: Prosperino e Bianca prima della cattura del primo) – Il Comune e il servizio veterinario della ASL sono bravissimi a collezionare figuracce, una dietro l’altra, persino quando protagoniste dei fatti sono povere bestiole come il cane Prosperino, mite e amato – come si è visto – da tutti non solo a L’Aquila. Dopo la valanga di e-mail, di cui abbiamo riferito da ieri sera tardi alle 13,30 di oggi, per chiedere al sindaco la liberazione del cane accalappiato non si sa perchè e per ordine di chi, secondo alcuni Prosperino è tornato libero e si aggira in centro, nei luoghi in cui ha sempre vissuto insieme con una sfortunata cagna sua amica inseparabile. Dunque il cane è stato liberato?
E qui si comincia con l’ipocrisia che sconfina verso l’inettitudine. Niente di nuovo, siamo abituati. Il sindaco non ha risposto una parola, benchè i messaggi a lui indirizzati siano stati decine. Cortesia avrebbe voluto che un primo cittadino aprisse la bocca, magari con ironia e garbo. Invece niente. la ASL non ha risposto una parola, nè spiegato niente di niente a chicchessia, nonostante in tanti chiedessero al manager Silveri come mai il dr. Imperiale sia ancora l’uomo che guida il servizio di vigilanza sui randagi. Bel modo di tenere in considerazione i cittadini contribuenti. Poi è stata messa in giro una diceria (ma niente comunicazioni ufficiali): Prosperino è stato liberato da un commando di animalisti… Tutto odora, anzi puzza, di escamotage per uscire indenni dalla figuraccia, senza dire nulla e senza spiegare cosa sia accaduto alla gente. Una ne fanno e cento ne pensano, ma mai quella giusta. Che pena. Riuscire a rimediare figuracce persino con Prosperino è un melanconico record… E se Prosperino votasse sotto mentite spoglie? Sai che bastonata.
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