Rito abbreviato per Parolisi
Teramo – (aggiornamento) – Il GUP Tommolini ha accettato la richiesta dei difensori di Salvatore Parolisi, concedendo il rito abbreviato e nuove perizie sul militare accusato e incarcerato per aver ucciso la moglie Melania Rea. L’assenso del GUP è condizionato all’esito di una nuova superperizia sull’orario della morte di Melania. L’aveva chiesta e l’ha ottenuta la difesa di Parolisi. Ma anche i legali di parte civile si daranno da fare sul piano delle valutazioni periziali, quindi il processo può dirsi comunque iniziato e subito entrato nella fase più complessa. Il sì condizionato apre le porte ad una serie di sviluppi futuri che, al momento, sono davvero imprevedibili.
Il rito abbreviato consente, in linea di massima, la riduzione di un terzo della pena. Parolisi rischiava l’ergastolo, quindi potrebbe essere condannato, se ritenuto colpevole, a trent’anni. E’ stata fissata al prossimo 30 marzo l’udienza nella quale il gup Marina Tommolini ha ammesso sia l’accusa che la difesa, ma anche la parte civile, al conferimento dei quesiti integrativi rispetto alle perizie depositate. Il 30 marzo sara’ dato mandato a un genetista e a un medico legale per l’approfondimento delle perizie sull’ora della morte di Melania Rea, cosi’ come chiesto dalla difesa di Parolisi che aveva presentato istanza di rito abbreviato condizionato proprio per dimostrare che all’ora della morte della moglie li si trovava a Colle San Marco (Ascoli Piceno) con la figlia. I periti nominati sono la genetista Sara Gino e il medico legale Gianluca Bruno. Sempre in quella che puo’ essere definita la seconda udienza dinanzi al gup di Teramo saranno ascoltati i tre testimoni di Colle San Marco relativamente alla presunta presenza di Parolisi in quel luogo e alla sua auto.
Per il momento , delusione dei familiari di Melania Rea e degli avvocati di parte civile, che chiedevano un processo ordinario in corte d’assise. All’arrivo di Parolisi, nel furgone della penitenziaria questa mattina, alcune decine di persone hanno inveito contro il militare e una donna ha urlato “devi morire”.
L’udienza davanti al gup di Teramo Marina Tommolini sui e’ conclusa intorno alle alle 12.30 mentre il caporalmaggiore e’ uscito dal Tribunale per essere riportato in carcere alle 13.10. A fine udienza il gup ha chiesto all’imputato se voleva fare dichiarazioni ma Parolisi ha preferito rimanere in silenzio. Tra lui, seduto in prima fila, e i familiari della moglie Melania che gli erano di spalle, non c’e’ stato incrocio di sguardi. All’udienza erano presenti Michele, Gennaro e Salvatore Rea. L’avvocato delle parti civili, Mauro Gionni, ha annunciato la costituzione di parte civile di altri stretti familiari, in particolare dei cugini di Melania. All’uscita dal tribunale, con gli occhi lucidi, il fratello di Melania, Michele, si e’ concesso ai giornalisti dichiarando di volere esclusivamente la verita’.
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