Affitti Ateneo, il prof. Politi
L’Aquila – Scrive il Prof. Fabrizio Politi, Preside Facoltà di Economia: “In merito ai contenuti di alcune recenti notizie di stampa (secondo cui il rettore Ferdinando Di Orio sarebbe “sotto inchiesta per truffa e abuso d’ufficio”) il Preside della Facoltà di Economia dell’Università dell’Aquila comunica quanto segue.
«Il nostro Rettore è non da oggi oggetto di un massacrante ed infamante attacco mediatico (già in mio comunicato del 24 maggio 2010, apparso sul Messaggero, denunciavo tale “operazione mediatica” in cui venivano – e continuano a venire – quotidianamente rispolverate come “nuove” identiche notizie a loro volta fondate su soggettive valutazioni!). Ma sono sotto gli occhi di tutti i risultati che l’Ateneo aquilano ha raggiunto grazie al lavoro del rettore e di quanti, anziché attardarsi in conferenze stampa, hanno quotidianamente lavorato per la “ripartenza” dell’Università. Oltre a manifestare la mia piena solidarietà a Ferdinando di Orio, di cui posso testimoniare il pieno senso delle istituzioni, l’assoluta onestà e l’infaticabile laboriosità a vantaggio esclusivo dell’Ateneo, intendo evidenziare (come già fatto da altri presidi) la correttezza dell’operato dell’Università dell’Aquila anche con riguardo all’affitto dell’ex-Optimes. Tale operazione infatti ha consentito alla ns. maggiore facoltà (oltre 160 docenti di ruolo, seimila studenti, ecc.) di avere una sistemazione più che idonea (nella quale è stata allocata anche la facoltà di scienze motorie) e il cui affitto è corrispondente ai valori di mercato correnti in L’Aquila in quel frangente temporale. E questi dati saranno facilmente dimostrati nelle dovute sedi.
Infine, se il momento non fosse drammatico, avrei molto da commentare sul singolare “monito” di alcuni membri del consiglio di amministrazione che, a fronte di un loro “iperattivismo” in comunicati stampa e in conferenze stampa di dura critica nei confronti del rettore, intendono impedire a quest’ultimo di replicare negandone addirittura l’esercizio della (costituzionalmente garantita) libertà di espressione!
A Ferdinando Di Orio va dunque la mia piena solidarietà per l’attacco infamante di cui è fatto oggetto, con la certezza che Egli saprà mostrare nei tempi dovuti e nelle sedi competenti l’assoluta estraneità a quanto addebitatogli».
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