Cialente risponde ai Verdi


L’Aquila – Il sindaco Massimo Cialente ha diffuso le sue risposte alle domande di Walter Caporale, leader dei Verdi abruzzesi.
1) Apertura di un tavolo permanente di ascolto e partecipazione, partendo da questi temi concreti- vivibilità e accessibilità nei nuovi quartieri (MAP; CASE, ecc.) e necessità di dotarli di servizi (centri comunitari, punti vendita, servizi di assistenza agli anziani, servizi di mobilità, ecc.)., con una campagna strutturata di ascolto ( inviando punti informativi mobili e organizzando assemblee, ecc..) con raccolta di proposte.- Promozione di forme innovative di gestione degli spazi e dei servizi, attraverso la costituzione di cooperative di abitanti;
—Risposta :Come saprai, quando il Governo, per bocca di Berlusconi, la mattina dell’8 di aprile mi comunicò l’indiscutibile decisione di relizzare la newtown, la mia preoccupazione fu da un lato di ridurre l’impatto della scelta, chiedendo di realizzare 19 insediamenti più contenuti (e quindi un domani assorbibili urbanisticamente dalla città) dall’altra di evitare, essendo insediamenti definitivi, che potessero trasformarsi in alienanti quartieri dormitorio. Dopo una lunga e tormentata trattativa riuscii ad ottenere che negli insediamenti venisse ritagliato un 30% di terreno da assegnare al Comune. Queste aree, parliamo di ettari, li abbiamo destinati, secondo le previsioni del nostro PRG, ad aree ad attrezzature generali, comprendendo così anche il pieno rispetto degli standard urbanistici. Su queste aree stiamo andando a realizzare due tipi di intervento. Il primo è la realizzazione di veri e propri centri civici, con al fianco piccole strutture sportive (campi da bocce, campetti di basket o calcetto) destinati ad ospitare le organizzazioni degli anziani, giovani, pro loco, ecc, sull’esperienza già condotta prima del terremoto in tre frazioni (Coppito, Monticchio, Pianola) dove la gestione è stata affidata alle proloco e centri anziani, ospitando nel contempo anche altre associazioni. Il tutto con ottimo successo. Attualmente sono in via di realizzazione tre di questi centri, grazie ad un accordo con la Caritas che aveva fondi ricevuti per il sisma. Per gli altri sto cercando di prendere finanziamenti sia attraverso la legge regionale che avete recentemente approvato per i 9 milioni di euro delle sottoscrizioni, sia cercando di recuperare i fondi Giovanardi, la cui vergognosa ed opaca gestione non ti sfugge. E’ chiaro che quella della realizzazione di questi spazi è l’esigenza che più ci viene manifestata da tutti gli ospiti degli insediamenti! L’altro tipo di intervento è quello della realizzazione di servizi pubblici, spazi pubblici, pensa al piccolo commercio di quartiere, a quei servizi indispensabili come un ambulatorio medico, un minimo di direzionale, ecc. Stiamo aspettando, spero per la fine di aprile, di ottenere il definitivo passaggio al Comune della proprietà delle aree (tuttora oggetto dell’iter procedurale espropriativo.) Appena ottenuto ciò potremo procedere con dei project financing a realizzare questi spazi, dai quali contiamo di ottenere anche risorse tipo ambulatori, uffici ed altro. L’unica è il project, per un tot di anni e poi il passaggio in proprietà alla municipalità. Come vedi il programma è definito. Per la gestione ripeto che ripeteremo l’esperienza di assegnarla a quelle associazioni che sono già presenti e vive nelle frazioni o che sono nate nell’insediamento provvisorio. Sono ottimista che creeremo dei quartieri di qualità che aiuteranno, arricchendone le dotazioni, anche le stesse frazioni alle quali i nuovo quartieri sono adesi. Il tutto sta comunque maturando nei ripetuti incontri svolti con i cittadini.

2) Creazione di “Laboratori di creatività urbana”. L’idea è di affrontare in maniera creativa i problemi del governo del territorio. Bisogna coinvolgere professionisti, esperti, imprenditori, artisti che abbiano operato in modo creativo sui temi scelti (da progetti tecnologici alle esperienze di associazioni, ecc.).
—Risposta: L’idea è molto suggestiva, forse deve essere più dettagliatamente articolata. Credo molto nella qualità di ciò che realizzeremo, anche perché sono stanco di vedere la città…temporanea (CASE, MAP, MUSP ecc) , non bella. Una delle questioni è ad esempio il ricorso a concorsi internazionali di progettazione ( è in corso quello per il grande parco di Piazza d’Armi), nonché di ribadire l’applicazione dell’obbligatorietà di prevedere, per tutte le opere pubbliche, il finanziamento pari al 2% da destinare ad opere artistiche. Chiaro poi che su molte scelte servirà anche quello che definisci una creatività urbana, penso ad esempio a come organizzare strutturalmente e funzionalmente i servizi.

3) Nella ricostruzione fisica , affiancare al “com’era dov’era”, un miglioramento complessivo della qualità urbana, architettonica e ambientale della città. Nei comparti completamente distrutti, in cui è molto costoso o impossibile ricostruire, bisogna aprire a progetti o innesti contemporanei. Il problema non è l’innesto del nuovo, ma quello della mancanza di qualità nella progettazione.
—Risposta: Dove era e come era è stato lo slogan dei primi giorni, un grido d’amore, per la città ferita e per la minaccia della newtown, vissuta come la definitiva alternativa alla ricostruzione. Oggi si devono considerare i seguenti aspetti: L’Aquila ha un centro storico complessivo di 403 ettari (pensa che l’intera Umbria ne conta 1500), ed è la seconda città italiana come numero di edifici vincolati dal Ministero dei Beni Culturali. Gran parte del centro storico è poi di fatto sottoposto ad una sorta di vincolo paesaggistico. Proprio per questo attualmente l’ordinanza sulla ricostruzione dei centri storici prevede un contributo doppio per gli edifici vincolati ed un aumento del 60% per quegli edifici che, sebbene non vincolati, sono definiti come di pregio, in parte riconducibile anche al loro ruolo “paesaggistico” nel tessuto urbano cittadino. Se vedi il Piano di ricostruzione da noi approvato all’unanimità (lo trovi sul sito) vedrai che invece, in quelle aree a corona del centro storico, quelle prossime alle mura, oggetto di una impietosa aggressione nei terribili anni 60, lì noi prevediamo sostituzioni edilizie di qualità, veri e propri piani di recupero urbano e del centro storico. Sono diverse aree, nelle quali però qualsiasi azione può esser solo condotta con il consenso dei cittadini proprietari, anche perché il piano di ricostruzione non conferisce al sindaco poteri ablatori. Stiamo quindi andando avanti in questa direzione, con ripetuti incontri con i cittadini e progettisti, proprio per ridisegnare quei comparti urbani nei quali è auspicabile una sostituzione qualitativamente alta, in sostituzione di una edilizia decisamente di scarsa e dozzinale qualità. Nel contempo, anche con la recente approvazione in giunta del PUM (piano urbano mobilità) abbiamo delineato anche l’assetto del centro storico, nel senso di una sua pedonalizzazione, totale nell’asse centrale, con ZTL nel resto, teso soprattutto a recuperare al loro splendore le piazze della città, per le quali avvieremo il totale recupero. Ciò avverrà anche con la realizzazione di diverse stazioni di biciclette ad aiuto elettrico nella pedalata, che rianimeranno l’intero centro storico ed alcune periferie. E’ chiaro che la ricostruzione si lega al totale recupero urbanistico ed architettonico degli edifici e spazi pubblici, quelli che di fatto conferiscono la qualità urbana del vivere la città.

5)- Vietare la ricostruzione in aree geologicamente inadatte, costruendo un sistema perequativo per spostare i diritti edificatori in altre aree. Più in particolare si avanzano le seguenti proposte di Sostenibilità ambientale nella Ricostruzione della Città:
a) Limitare al massimo la volumetria vietando soprelevazioni o aumenti ingiustificati delle cubature per evitare fenomeni speculativi;
b) Attuare politiche di accordi con i proprietari per de localizzare il più possibile le volumetrie dai siti a maggior rischio sismico verso le volumetrie già realizzate nell’immediato dopo terremoto:
c) Predisposizione di vuoti urbani che rispondano all’esigenza logistica in caso di nuovi eventi sismici e che permettano nello stesso tempo di allentare il consumo del suolo che si protratto nella storia urbanistica della Città;
d) Alleggerimento delle coperture;
e) Alleggerimento della sommità degli edifici al fine di permettere una migliore risposta a eventi sismici.
f) Uso dei tetti in legno isolati in maniera da incrementare l’efficienza energetica;
g) Implementare il sistema del verde armonizzando il paesaggio naturale con quello urbano, anche attraverso interventi di interramento dei cavi elettrici.
h) L’opera di ricostruzione può offrire anche l’occasione per un uso razionale delle risorse idriche attraverso la predisposizione di reti di scarico duali, ciò permetterebbe la riduzione del consumo di acqua potabile, il recupero, per usi compatibili, delle acque meteoriche nonché il recupero, sempre per usi compatibili, delle acque grigie;
i) Predisposizione di un impianto centralizzato di Teleriscaldamento a servizio del centro storico per consentire un ottimo risparmio energetico in edifici storici.
j) Incentivi ai condomìni per l’utilizzo del solare termico e il risparmio energetico, e utilizzo delle fonti rinnovabili per gli edifici comunali, per le scuole e gli uffici.
k) Piano di adeguamento della Pubblica illuminazione con pannelli solari.
—Risposta: Anzitutto abbiamo avviato una puntuale microzonazione sismica, proprio al fine di verificare la sicurezza delle aree dove si ricostruisce, chiaramente soprattutto lì dove, come nel caso dell’area a sud di via XX settembre, in San Gregorio e Paganica nord, abbiamo avuto i peggiori crolli o passa la faglia. Nel piano di ricostruzione, e nella recente adozione della delibera per la normazione delle aree a vincolo decaduto, abbiamo previsto, anche con premialità, la possibilità di delocalizzare la riedificazione di condomini posti in aree a rischio. In questi casi prevediamo il recupero degli spazi destinandoli a verde pubblico o piazze. Ne abbiamo già realizzato uno di questi interventi, nel quartiere Banca d’Italia, con la realizzazione di un parcheggio interrato e sopra un giardino pubblico, in un’area peraltro molto congestionata. L’edificio atterrerà su un’area di proprietà del Comune, nell’immediata periferia ovest. Assolutamente non sono previsti aumenti di cubatura! Ci stiamo battendo perché si cambino le attuali norme, al fine di spostare sulla sicurezza sismica le quote maggiori del contributo per la riparazione. E’ chiaro che molte delle tue osservazioni sulle coperture e tecniche di sicurezza riguardano il lavoro dei tecnici. Ma considera che tutti i proprietari sono molto sensibili a questo. Per gli aspetti energetici ti segnalo che da più di un anno abbiamo approvato una modifica del regolamento edilizio, che fissa criteri inflessibili per la realizzazione di nuovi edifici, con premialità per chi costruisce in classe A, premialità sia volumetriche che fiscali. Si tratta di un regolamento che, dovunque presentato in Italia, ha destato grande interesse (lo puoi trovare sul sito o se vuoi te lo invio). In esso si prevede anche il recupero delle acque meteoriche, l’esposizione dell’edificio, l’uso di energie alternative ecc. Inoltre, con una mia personale battaglia, abbiamo ottenuto un 20% di contributo in più per l’adeguamento energetico degli edifici, per cui ad esempio pressochè tutti gli edifici riparati o ricostruiti hanno realizzato il cosiddetto cappotto. Il progetto per il rifacimento delle reti e dei sottoservizi prevede chiaramente il doppio impianto, acque nere e bianche, nonché l’interramento di elettricità e fibra ottica.
Prevediamo il fotovoltaico per gli edifici pubblici, e stiamo già preparando alcune gare per la realizzazione degli impianti (es sul grande stabilimento ex Italtel che stiamo acquistando per farne un grande incubatore d’impresa).
Per il verde, stiamo acquisendo la murata Gigotti a Coppito, nuovo parco di 9 ettari, meraviglioso, abbiamo acquisito Piazza d’Armi (18 ettari), lo spazio verde sopra le 99 Cannelle (Parco delle acque, meraviglioso perché ha diverse sorgenti tre ettari) e stiamo andando alla realizazzone del master plan del parco del Sole che avrà un monumentale teatro all’aperto opera di una grande artista americana, ed infine il recupero del parco del castello con l’insediamento del meraviglioso auditorium di Renzo Piano che comporterà l’impianto di 200 nuovi alberi. Infine abbiamo acquisito l’ex aeroporto di Bagno, oltre cento ettari, che manterrà la vocazione a verde agricolo con la realizzazione anche di vere e proprie piccole fattorie didattiche e percorsi vita. Per la gestione mi piace l’idea di darla a cooperative, ma considera che attualmente la manutenzione del nostro enorme patrimonio di verde pubblico è già affidata a cooperative sociali o, come nel caso di piccoli giardini pubblici, ad associazioni (esempio ANA, circoli anziani, pro loco ecc.). Abbiamo infine investito 16 milioni dei fondi europei per il recupero delle mura. Il progetto prevede percorsi ciclabili e pedonali. Sempre con percorsi ciclabili e pedonali pensiamo di legare tra loro tutte le aree verdi della città. In ultimo stiamo puntando ad ottenere finanziamenti europei per la realizzazione di una pista ciclabile che dall’alta valle dell’Aterno, sino alla valle subecquana, si sviluppi lungo il fiume l’Aterno, ove realizzeremo il parco fluviale. Stiamo infine realizzando il primo smart ring, sperimentale, con un finanziamento europeo , per un nuovo impianto di illuminazione pubblica anche con pannelli fotovoltaici ed abbiamo avviato la sostituzione degli impianti con LED, che ci assicurano un risparmio energetico tra il 50 e 60”.
Ottima l’idea del manager per l’energia. Per motivi economici, (blocco del bilancio) non lo abbiamo nominato. Dovremo farlo, ma per ora questo ruolo lo sta svolgendo l’assessore Alfredo Moroni.
Per il teleriscaldamento abbiamo già eseguito un primo studio con ENI, ma non era efficiente, per una scarsa redditività.

5) Creazione di taxi collettivi per le nuove zone di espansione, compresi i nuclei MAP e C.A.S.E.;
—Risposta: Ottima idea, ne abbiamo di recente parlato con il consorzio dei tassisti, organizzatissimo, che già ad esempio svolge uno splendido lavoro per i giovani nelle sere della movida, il giovedì e sabato, appunto con il concetto del taxi collettivo.

6) Creazione di un Museo / percorso aperto sul terremoto; Il museo può essere pensato con attrezzature e servizi innovativi (parte didattica, parte memoriale, parte scientifica collegata a centri di ricerca).
—Risposta: Iniziativa assolutamente giusta. Stiamo per acquisire l’ex sede del distretto militare, nei pressi di San Berardino, ove dovrebbero nascere il Museo della Memoria, con i contenuti che dici, ed il Museo della Perdonanza. L’Edificio è un bellissimo ex convento!

7) Favorire la nascita di un Festival musicale di rilievo internazionale, sulla scia di modelli come Pistoia Blues, Umbria Jazz, Arezzo Wave, etc.; Individuazione di luoghi da arredare con i murales, coinvolgendo i giovani writers;
—Risposta: Noi abbiamo un bel Festival: “Blues sotto le stelle” che si svolge di solito nello spazio, molto suggestivo, delle 99 Cannelle; potremmo e vorremmo investire su questo.

9) Piano di recupero e valorizzazione del Parco del castello e delle altre aree verdi, laddove possibile favorendo la gestione da parte di Cooperative create da giovani;
Risposta:Vedi sopra

11) Introduzione del Consiglio Comunae dei ragazzi, sul modello di quanto si sta sperimentando a Pescara ed in altre realtà;
—Risposta: Mi piace molto l’idea. Da realizzare!

12) Favorire la crescita di un turismo di qualità che permetta la conoscenza dei valori architettonici della città e dei centri vicini, delle sue aree archeologiche e dei suoi valori ambientali (non va dimenticato che gran parte del territorio del Comune dell’Aquila è incluso nel Parco Nazionale del Gran sasso – Monti della Laga);
—Risposta: Nel redigendo piano strategico il ruolo del turismo, o meglio dei turismi, è decisivo per il rilancio economico e produttivo, perché di tratta di una vocazione e potenzialità sinora mai espresse ed attualizzate. Il problema maggiore è la mancanza di un minimo di infrastrutture. Pensa che solo ora stiamo attrezzandoci per aree di sosta camper, o campeggi di qualità. Ti rinvio al piano strategico, che trovi sul sito, poiché occorre, per i nostri turismi dell’intera città territorio, un’articolazione degli interventi infrastrutturali, sempre ecocompatibili (non si disperde l’irripetibile patrimonio ambientale ed artistico!), necessari e da, realizzare nel breve, medio, lungo periodo.

14) Istituzione dell’energy manager in applicazione della L.10/91;
—Risposta: Vedi sopra. Per ora il ruolo lo sta svolgendo, molto bene, l’Asssessore Alfredo Moroni.

15) Rigorosi controlli sulle mense di scuole ed asilo, esigendo l’introduzione del biologico e comunque un controllo sulla qualità dei prodotti;
—Risposta: Abbiamo un Comitato Mensa costituito dai genitori molto, ma molto attento e rigoroso, nonché una dieta redatta da pediatri, con attento bilanciamento calorico e qualitativo. Inoltre, con un sacrificio finanziario non indifferente, siamo riusciti ad assicurare il cosiddetto sporzionamento in tutte le sedi scolastiche, abbandonando la strada del confezionamento in vassoi sigillati. Successo incredibile. I bambini chiedono la seconda porzione. Chiaramente le caratteristiche organolettiche hanno avuto un grande miglioramento. L’attenzione sulla qualità dei cibi è assoluta. Pensa che il Comitato genitori può entrare a controllare in qualsiasi momento i magazzini e cucine!Penso di poter affermare che attualmente il servizio mensa è un fiore all’occhiello. La politiche sull’infanzia è attenta. Peraltro siamo l’unica città che, in controtendenza in Italia, sta aumentando il numero di posti negli asili nid0, con l’obiettivo di azzerare le liste di attesa.

16) Istituzione del registro delle coppie di fatto;
—Risposta: Sarà fatto, mi sembra giusto!

17) (Voto alle amministrative per gli immigrati).
—Risposta: Si. Per ora lo abbiamo fatto con successo alle primarie.

19) LAST BUT NOT LEAST: ANIMALI:
• fondi per la prevenzione del randagismo felino e canino (catture per sterilizzazioni, sterilizzazioni, campagne di informazione e sensibilizzazione – anche nelle scuole, anagrafe canina, campagne per promuovere l’adozione responsabile, incentivi per la sterilizzazione di cani/gatti padronali);
• Corsi gratuiti, tenuti da esperti, ai proprietari di cani che abbiano problemi al fine di ridurre il numero degli abbandoni;
• Potenziare il riconoscimento del cane del quartiere, cioè del cane fortemente antropizzato, in alternativa al canile, ovviamente sterilizzato, microchippato, intestato al Comune, con cucce collocate in aree verdi e curato da volontari;
• previsione – nei piani di ricostruzione – di aree per cani;
• installazione di distributori di sacchetti igienici per la raccolta delle deiezioni: campagne mirate in questo senso (atte ad educare i proprietari di cani ad essere civili).


11 Marzo 2012

Categoria : Politica
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati

    Nessun articolo correlato.