Ex Optimes…(3): sindacati, Zobel e Tiberti


L’Aquila – Cgil Università: Cinzia Angrilli – Cisl Università: Oscar Colaiuda scrivono: “In riferimento alle notizie riportate in data odierna dalla stampa sull’inchiesta da parte della Procura della Repubblica sulle procedure che hanno portato all’affitto dell’edificio ex-Optimes da parte dell’Università dell’Aquila, la Cgil e la Cisl Università vogliono ricordare che, nonostante le difficilissime condizioni generali in cui versava, dopo il terremoto, tutto il funzionamento e l’apparato organizzativo dell’Ateneo, gli organismi accademici hanno svolto il più trasparente dibattito e l’approfondimento necessario per giungere alle
deliberazioni che sono state assunte in merito. La discussione che è stata fatta nell’addivenire a questa decisione ovviamente ha tenuto conto dei riflessi che il sisma aveva prodotto sul mercato immobiliare. La considerazione prevalente sulla quale il Sindacato torna ad insistere è che la responsabilità è stata assunta dall’Ateneo attraverso i suoi organi, cioè attraverso i suoi lavoratori, il personale docente e tecnico-amministrativo componente degli organi stessi, che si è fatto carico di una scelta (oggi oggetto dell’ inchiesta della procura) con l’esclusivo e prioritario obiettivo della ripresa delle attività didattiche delle facoltà di ingegneria e di scienze motorie. La necessità di riaprire un luogo chiamato università e di poter
accogliere gli studenti in un edificio dignitoso e idoneo per lo svolgimento delle attività didattiche è stato il principio guida di tutte le decisioni che sono state assunte nei difficilissimi giorni successivi al terremoto, in cui il disastro era enorme, la confusione tanta e la sopravvivenza dell’università dell’aquila a forte rischio.
Non è superfluo ricordare che la facoltà di ingegneria era ed è la più grande per numero di studenti e di docenti. In questo senso il Sindacato di Ateneo, nel più alto rispetto per le attività di inchiesta, è vicino all’istituzione universitaria ed agli organi che la rappresentano a tutti i livelli”.

Pierluigi Beomonte Zobel e Sergio Tiberti scrivono: “I sottoscritti componenti del CdA dell’Università dell’Aquila apprendono con preoccupazione la notizia, diffusa oggi da organi di stampa, che il Rettore si accinge lunedì a fare comunicazioni alla stampa in merito alla vicenda-affitti per la quale risulta indagato. Nel rispetto della Magistratura, dovuto da ogni cittadino e a maggior ragione da ogni pubblico ufficiale, sarebbe necessario da parte degli indagati attenersi a quanto prescritto dalla procedura ed astenersi dal rilasciare dichiarazioni alla stampa su un’inchiesta in atto. Il Rettore, pur ormai agli sgoccioli del suo mandato già prorogato di un anno, purtroppo continua a non capire che essere un pubblico ufficiale comporta un supplemento di doveri, e che con questo suo atteggiamento trascina l’intera istituzione in una grave vicenda giudiziaria. Che la questione affitti sia un vero scandalo è purtroppo ben noto, e i sottoscritti consiglieri di amministrazione da sempre lo hanno segnalato come un pericolo per l’istituzione universitaria e per le finanze pubbliche. Non rimane che attendere, con calma e senza fughe in avanti, l’esito delle indagini dei qualificati Magistrati aquilani per fare chiarezza. Quanto alla necessità di dimissioni del Rettore, sarebbero quanto mai opportune anzi necessarie da subito, e in ogni caso confidiamo che il prof. Di Orio abbia il buon gusto di lasciare l’incarico non appena eletto il nuovo Rettore di qui a poche settimane”.


10 Marzo 2012

Categoria : Cronaca
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