Festa del Pio Transito di S.Equizio
Pizzoli – (dal Bollettino dell’Arcidiocesi) – Oggi alle 11,30 celebrazione a Marruci di Pizzoli della festa del Pio Transito di Sant’Equizio Abate, secondo patrono della Chiesa de’ L’Aquila. Equizio operò nel VI secolo, fondando numerosi monasteri nella nostra terra e popolandola di santi monaci. Gregorio Magno nei suoi Dialogi narra le sue opere e i suoi miracoli.
La festa della sua morte viene per tradizione celebrata in marzo, mentre l’11agosto si festeggia la traslazione delle sue Reliquie nella città de’ L’Aquila avvenuta nel 1461 dall’Archicenobio di San Lorenzo in Marruci, dove visse, operò e morì.
Il culto a Sant’Equizio fu molto vivo fin dall’inizio. Gregorio Magno scrive chiaramente che sulla sua tomba avvennero numerosi miracoli e che Egli stesso protesse il Suo monastero, ove si erano rifugiate le popolazioni vicine, dalla distruzione dei longobardi nel VII secolo.
Purtroppo il culto del Santo è andato affievolendosi nel corso dei secoli. Dimenticato da gran parte degli Aquilani, fino al terremoto Equizio vegliava sulla città e sulla diocesi tutta dal bel mausoleo della chiesa dei Gesuiti. Dopo il terremoto le sue spoglie mortali hanno trovato una nuova definitiva collocazione nella Chiesa Abbaziale di San Lorenzo a Marruci di Pizzoli.
Questa fu infatti la sua Abbazia, il luogo in cui visse, morì ed operò miracoli. Le genti di Marruci e di Pizzoli hanno accolto con grande gioia il ritorno del loro Padre nella Fede e continuano ad onorarlo. Nel 2011 è stata eretta in Suo onore nella chiesa abbaziale l’”Arca di Sant’Equizio”, il nuovo prezioso altare in legno che contenesse i Suoi resti mortali.
Dopo il terremoto è anche stata fatta la ricognizione dei resti, che ha confermato l’attribuzione del corpo al Santo e ha permesso di fermare il deterioramento delle ossa.
L’importanza religiosa del nostro Santo è indiscussa, ma ad essa va sommata anche l’importanza storica. I monasteri fondati da Equizio e dai suoi monaci furono per secoli centri della vita economica, spirituale e culturale delle nostre campagne. Le fondazioni equiziane percorsero le vie della transumanza fino ad arrivare nel sud Italia. Equizio ha un’importanza pari a quella di Benedetto. Anche il Papa Gregorio Magno ci narra che nel monastero di San Lorenzo c’era uno Scriptorium, ovvero un posto in cui i monaci copiavano i libri. Questo può solo confermare coma l’importanza di Equizio riguardasse tutti i campi: la cultura, l’economia, la storia e soprattutto la fede. Quest’anno, come sempre si festeggerà il Suo Transito, cioè il giorno della Sua morte. La festa verrà traslata dal 7 all’11 Marzo, che è domenica, per permettere un maggiore afflusso di fedeli. Nel giorno della festa le Sacre Reliquie saranno esposte alla venerazione dei fedeli. Sarà possibile pregare sulla tomba e chiedere grazie a questo potentissimo intercessore presso Dio. La Santa Messa solenne sarà celebrata alle ore 11:30 presso la Chiesa Abbaziale di San Lorenzo Martire in Marruci, che resterà aperta tutto il giorno ad accogliere i fedeli che vorranno omaggiare il Santo.
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