Sindacati su servizio idrico integrato
Pescara – La nuova legge oerganica sul servizio idrico integrato della Regione è l’argomento di una lettera dei sindacati all’assessore regionale Angelo Di Paolo: “In riferimento all’ultimo incontro sindacale, tenutosi lo scorso 25.01.2012 presso l’assessorato in indirizzo, le scriventi organizzazioni sindacali – FEMCA CISL, FILCTEM CGIL e UILCEM UIL – rilevano innanzitutto che sono ormai trascorsi due anni dalla prima presentazione della L.R. in materia di riforma del Servizio Idrico Integrato.
Lo scorrere del suddetto tempo non è stato assolutamente propedeutico ad alcuna reale riforma del S.I.I., anzi nell’indifferenza generale dei rappresentati politici regionali assistiamo ad un progressivo e continuo aumento delle problematicità dei gestori.
Ci chiediamo, dunque, se questa indifferenza derivi da superficialità e/o incapacità politica, oppure sia essa stessa strumentale e propedeutica ad altro progetto che si oppone ancora, nonostante l’esito referendario, alla gestione pubblica dell’acqua, creando le condizioni dello stremo economico organizzativo dei Gestori, con esiti irreversibili e facilmente immaginabili.
La stessa L.R. 9/2011, non ha sino ad ora alcun riscontro applicativo oggettivo, essendo carente degli elementi indispensabili quali le regole che garantiscano una gestione efficiente e trasparente del servizio ed un sistema sanzionatorio che ne garantisca il controllo effettivo.
Inoltre, oramai, da anni assistiamo ad un continuo succedersi di commissari, nominati per riordinare ed efficientare il servizio: riordino ed efficienza che non abbiamo potuto verificare.
Fino ad oggi non c’è stata neanche la liquidazione dei “vecchi” Enti di Ambito, né si trova traccia, nelle linee di indirizzo della nuova legge organica, della pur auspicata Gestione unica.
Per quanto sopra espresso, le scriventi OO.SS., invitano l’Assessorato in indirizzo ad assumere un atteggiamento non più dilatorio, ma conseguente alla volontà politica, che pur espressa in tutti questi anni, non si è mai concretizzata.
I rappresentanti dei lavoratori del settore non possono più sopportare detta condizione dilatoria ed inconcludente sapendo bene i rischi che i dipendenti delle aziende di settore potrebbero correre a breve, date le criticità così come sopra espresse.
Ciò nonostante, ci auguriamo ancora che codesto Assessorato possa produrre, come non è stato per il passato, una più che sollecita e concludente azione, a partire dal superamento della gestione commissariale. In tal senso si chiede la rapida attivazione di un tavolo regionale, per affrontare le complesse problematiche che le aziende vivono in questa fase e governare la delicata fase di transizione verso il nuovo assetto delineato dalla legge regionale sull’ATO unico.
In mancanza le scriventi OO.SS. si impegnano sin d’ora ad informare ed organizzare i lavoratori per la tutela e la salvaguardia dell’intero settore, e sulla consapevolezza degli interessi che impediscono la realizzazione di una vera riforma. Non possiamo escludere inoltre iniziative di mobilitazione dei lavoratori stessi contro l’immobilismo di questi anni”.
Non c'è ancora nessun commento.