L’Aquila, le priorità


L’Aquila – (di Piero Di Piero, architetto) – Credo che in questo preciso momento storico ci si debba dare delle priorità. Credo anche che adesso la priorità in assoluto sia la ricostruzione delle nostre case e dei nostri locali commerciali. Noto che ultimamente si stia un po’ perdendo di vista questo aspetto: si parla di priorità del sociale, di priorità del turismo, ma un attimo: se non ritorneremo ad abitare, a poter rendere agibili sia i locali adibiti ad uso abitativo che ad uso commerciale, come pensiamo di poter potenziare il turismo, cosa pensiamo possano venire a fare i turisti nella nostra città se poi non trovano negozi aperti, ristoranti, gente che passeggia, che fa shopping, un centro vivo?
A cosa servirebbero altri centri di aggregazione, e poi dove, nei quartieri dormitorio dei progetti c.a.s.e., oppure ancora in centro che ora è soltanto una scatola vuota, un far west notturno proprio perché ancora completamente disabitato ed in preda a pochi debosciati senza regole?
Se non acceleriamo in maniera seria e sistematica la ricostruzione saremo sempre al punto di partenza. Cosa ha distrutto il terremoto? Le nostre abitazioni, ed è da quelle che dobbiamo ripartire una volta per tutte. Auspico che passando a breve la gestione della verifica delle pratiche al comune tutto ciò avvenga molto più speditamente. Un esempio su tutti: Cineas approva i progetti per la sostituzione edilizia (demolizione e ricostruzione) e la gestione di una pratica del genere segue questo iter: trattandosi di una demolizione i progetti presentati per le opere interne delle unità abitative dovrebbero essere automaticamente annullati, ma essendo Cineas composto da persone che operano da diverse parti d’Italia che non interagiscono tra loro, la pratica viene così scomposta: viene inviata al Comune che rilascia il contributo definitivo per la demolizione e ricostruzione dell’immobile, poi viene inviata sempre al Comune anche la pratica per la riparazione e poi ancora una terza per le parti interne degli appartamenti che non vengono annullati. A questo punto bisogna far annullare sempre al Comune due delle pratiche di cui sopra per poter procedere alla demolizione e ricostruzione, poi recarsi negli uffici Cineas, far cercare le pratiche, evidenziare gli errori, loro correggono e poi rinviano nuovamente al Comune. E i mesi passano e la burocrazia ottusa vince su tutto. Snellire per procedere a passo spedito.


09 Marzo 2012

Categoria : Dai Lettori
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