“Anche l’AMA nell’azienda regionale”
L’Aquila – I sindacalisti Umberto Trasatti (CGIL), Gianfranco Giorgi (CISL) e Piero Paolelli (UIL) scrivono: “Entro la fine dell’anno L’Aquila rischia di perdere l’unico servizio di trasporto pubblico gestito nella regione da un’azienda municipalizzata: l’Ama. Questo rischio è dovuto al fatto che il decreto governativo sulle liberalizzazioni prevede che il servizio di trasporto venga affidato tramite una gara, a meno che l’amministrazione comunale (proprietaria della municipalizzata) non provveda a fondersi con altre aziende pubbliche o ad integrare i servizi, nel qual caso l’ente potrà continuare nell’affidamento diretto per tre anni.
In Abruzzo, in particolare, proprio in questo momento la giunta regionale sta provvedendo alla creazione di un’azienda unica di trasporto pubblico, attraverso la fusione di Arpa, Gtm e Sangritana, così da poter conseguire quelle sinergie, qui risparmi e quei risultati che le nuove norme richiedono.
Non si capisce, tuttavia, per quale motivo la fusione riguardi soltanto le aziende regionali e non possa prevedere l’ingresso nella nuova azienda anche della municipalizzata aquilana. L’Ama d’altra parte ha sempre rappresentato una risorsa, e ad oggi percorre 4 milioni di chilometri (soltanto due finanziati dalla Regione) offrendo un servizio essenziale all’intero bacino del capoluogo regionale.
Per quanto ci riguarda la città dell’Aquila merita di poter usufruire, al pari delle altre zone dell’Abruzzo, delle opportunità e dei servizi attivati con la nuova azienda regionale: biglietto unico, risparmi di gestione, eliminazione delle sovrapposizioni, eccetera. E neppure va dimenticato che la nuova conformazione urbanistica del capoluogo rende necessario il potenziamento degli attuali servizi.
Per questi motivi Cgil Cisl e Uil provinciali ritengono indispensabile che le istituzioni locali, i partiti politici e le forze sociali si facciano protagoniste nei confronti del presidente Chiodi, dell’assessore Morra e dell’intero consiglio regionale affinché il capoluogo abruzzese abbia le risposte che merita. D’altra parte le organizzazioni sindacali non possono neppure dimenticare che all’Ama operano circa 150 dipendenti, il cui lavoro va garantito rafforzando e migliorando i servizi del trasporto pubblico sul territorio”.
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