Niente soldi, la cultura sta affogando
L’Aquila – POSSIBILE UNA PARALISI E LICENZIAMENTI DI LAVORATORI – Gli enti culturali professionali dell’Aquila – dice una nota – finanziati dal fondo unico dello spettacolo (ATAM (Associazione Teatrale Abruzzese Molisana), GRUPPO E-MOTION, I SOLISTI AQUILANI, ISTITUZIONE SINFONICA ABRUZZESE, SOCIETA’ AQUILANA DEI CONCERTI “B. Barattelli”, TEATRO STABILE DI INNOVAZIONE L’UOVO, TEATRO STABILE D’ABRUZZO
TEATROZETA,), unitamente ai rappresentanti delle segreterie regionali della CGIL, CISL e UIL si sono incontrati questa mattina per lanciare l’allarme per una possibile interruzione (con conseguente messa in mobilità dei lavoratori del settore) delle attività culturali e di spettacolo a partire dal prossimo mese di maggio.
“In effetti, i continui e reiterati tagli – continua la nota – effettuati da anni dagli enti locali, rischiano di acuire una situazione di grave criticità in cui versano gli enti di produzione e distribuzione culturale nella città capoluogo di Regione. Tutto ciò diversamente dal governo centrale che, viceversa, continua a mantenere tutti i propri impegni ritenendo la politica culturale elemento decisivo per la rinascita del territorio aquilano. Nel corso dell’incontro, Enti e Sindacati, nel ribadire la centralità strategica del “prodotto” cultura ai fini della crescita e dello sviluppo generale della regione Abruzzo, ritengono sia ancora possibile invertire una tendenza suicida che inevitabilmente condannerebbe un’intera comunità ad una fase generale regressione. Enti e Sindacati Regionali sono determinati a sostenere con modi e manifestazioni che saranno comunicate, le ragioni della cultura e del lavoro in particolare in una città che purtroppo ancora vive le drammatiche conseguenze del terremoto del 2009″.
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