Templari e altri misteri
L’Aquila – (di Gianfranco Colacito) – A COLLEMAGGIO UN “FIORE DELLA VITA” – (Immagini: fiore della vita stilizzato, e fiori scolpiti in Egitto – Sotto il Graal sul pavimento e il chiostro) – L’appuntamento con Roberto Giacobbo, impegnato a L’Aquila per la realizzazione del suo secondo speciale tv su Celestino V e la città dei tanti inrterrogativi legati ai Templari e ad altre storie, era nel chiostro di Collemaggio. Dovevamo intervistarlo, come facemmo, per una tv locale. Cogliemmo l’occasione per mostrargli il fiore della vita inciso a tratto leggero ma deciso su una delle colonne del chiostro. Una rivelazione, che come tante altre passò sotto silenzio da parte del mondo culturale ufficiale, delle istituzioni aquilane, del ghota accademico e culturale.
Già, c’è un fiore della vita a Collemaggio, o meglio c’era qualche anno fa: oggi sarebbe difficile scoprire se c’è ancora o se è sparito.
Uno dei tanti enigmi della basilica, che secondo studiosi come Maria Grazia Lopardi, ha tante cose da rivelare, ammesso che qualcuno desideri che siano rivelate. Quel fiore della vita ci torna in mente oggi, con la proposta di Salvatore Santangelo di esporre alla Perdonanza la lettera cardinalizia di nomina papale di Celestino V, inclusa nella mostra “Lux in arcana” in Vaticano. Cosa fa o faceva un simile simbolo a Collemaggio? Quando vi fu scolpito e da chi? E’ coevo alla basilica, o vi è apparso nei secoli successivi? Un altro argomento stimolante che potrebbe essere approfondito durante la Perdonanza 2012. Sempre che proposte e idee non vengano snobbate, magari anche per motivi… politici. A L’Aquila tutto è possibile.
Di cosa parliamo?
Il fiore della vita (anche: rosa dei pastori, rosa carolingia, rosa celtica, stella fiore, stella rosetta, fiore a sei petali, fiore delle Alpi) è una figura geometrica composta da cerchi multipli sovrapposti e composti in una simmetria esagonale, a formare una figura simile ad un fiore. Il centro di ogni cerchio è posto sulla circonferenza di sei cerchi sovrapposti dello stesso diametro.
Nella decorazione architettonica e plastica è nota la presenza di questa figura simbolica in molte parti del mondo, ed in area Italica sin dall’VIII secolo a.C.; successivamente ha avuto larga diffusione dal Medioevo fino ai giorni nostri.
Molte credenze spirituali sono associate al simbolo del fiore della vita, che è considerato un simbolo di geometria sacra. Questo si legge su Wikipedia, tanto per essere sintetici.
Certo è che il simbolo è presente in tutto il mondo, e in tutte le epoche, compresi Assiria ed Egitto, ma anche Isarele. Fu adottato da ermetisti e pagani – si legge sempre in Wilipedia – e Leonardo da Vinci se ne interessò.
Un enigma inspiegabile, o meglio spiegabile di luogo in luogo, secondo la storia e le tradizioni locali. Comunque, il fiore della vita è sempre nei luoghi di particolare valore simbolico e significato ermetico. Come Collemaggio, quindi. Non ce n’è abbastanza per approfondire? Per arricchire la Perdonanza si spunti e dibattiti, ricerche, documenti, notizie e magari confronti tra studiosi? A noi pare di sì.
In passato, evidenziammo in articoli e servizi, da molti ripresi (ma non a L’Aquila) la presenza nel pavimento della basilica di alcune figure che ricordano palesemente un calice con dentro del liiquido rossastro. Un’allusione al Graal? C’era a verificare, ma non avvenne nulla. Solo alcuni studiosi e giornalisti stranieri si misero in contatto con noi per avere immagini e dettagli, che fornimmo senza problemi.
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