Un intramontabile Romeo e Giulietta
L’Aquila – Un classico da non perdere per la stagione teatrale aquilana, realizzata in collaborazione con l’Atam, in scena domani 8 marzo alle ore 21,00 e venerdì 9 marzo alle ore 17.30, presso il Ridotto del Teatro Comunale, Romeo e Giulietta di William Shakespeare, traduzione di Salvatore Quasimodo, con Marco Brinzi, Mattia Fabris, Stefano Orlandi, Carlo Orlando, Fabrizio Pagella, Maria Pilar Pérez Aspa, Arianna Scommegna, Chiara Stoppa, Sandra Zoccolan.
“Io e i miei compagni, soci, amici – racconta la regista Serena Sinigaglia- festeggiamo quest’anno i quindici anni di lavoro insieme, o meglio i quindici anni di resistenza insieme! Sì, perchè è quasi un miracolo essere arrivati ancora insieme e ancora carichi di energia sino ad oggi. Siamo nati nel 1996 con “Romeo e Giulietta” , la nostra prima grande prova di teatro. Avevamo tutti vent’anni o poco più. Volevamo fare teatro e farlo insieme… fu un successo insperato e sorprendente. Girammo tutta l’Italia e l’estero … e per cinque anni ci permise di far quadrare i conti, di vivere di teatro, divertendoci e imparando. Quale miglior modo per festeggiare il compleanno che riproporlo? Il nostro gruppo compie la stessa età dei due protagonisti, e mai come in questi giorni bui per la cultura italiana (e non solo), sentiamo il bisogno di affermare, di fronte al mondo che ti sfinisce di indifferenza e di prepotenza, la nostra gioiosa, irriverente, infaticabile voglia di vita e di teatro.
Una delle caratteristiche dell’arte teatrale è che basandosi sul qui e ora dell’incontro tra spettatore e attore, muore nell’istante stesso in cui accade. Il mio film preferito lo posso vedere tutte le volte che lo desidero, il teatro, come la vita, lo vivo una sola volta, e poi è già passato. Il teatro è esperienza di vita, unico perché irripetibile. Fragile, terribile e meraviglioso insieme, come la vita. C’è solo un modo per poter, almeno in parte, ovviare a questo limite: riproporlo. “Romeo e Giulietta” è il nostro cavallo di battaglia: chi se l’è perso, chi l’ha amato e vuole rivederlo, sarà accontentato!
“Romeo e Giulietta” è la dirompente energia della giovinezza che non si chiede perché è al mondo, essa è “il mondo”, quella fame di esistere e di bellezza che da sempre accompagna i giovani e li rende il più importante fattore di innovazione e cambiamento nella società. La giovinezza è assoluta in tutto, nell’amore come nell’amicizia, è la purezza indomabile di una prima volta vissuta senza le difese che l’età matura costruisce e oppone. Il nostro spettacolo è questo, un inno alla vita gridato a pieni polmoni, è un gioco sfrenato di passioni e di sogni, è il divertimento sfrontato e incosciente di chi si affaccia alla vita e non ha ancora nulla da perdere. Quindici anni fa noi eravamo tutto questo senza saperlo. Oggi lo siamo perché ci crediamo.
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