Mais e biogas, opportunità per Fucino
Avezzano – La produzione di mais come fonte di energia può rappresentare per il Fucino un’opportunità di rilancio dell’agricoltura locale. Da questa considerazione nasce il convegno organizzato per domani 3 marzo 2012 – Istituto Professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente di Avezzano (Aula Magna – Via M. Buonarroti 1 ) dall’Istituto“F. Serpieri” . Intenzione è proporre ai cittadini e alle aziende agricole locali un momento di riflessione e sintesi su un argomento, quello dell’energia prodotta attraverso l’impiego di biomasse, che continua a destare interesse e in alcuni casi diffidenza. L’incontro, organizzato nell’ambito delle attività previste per l’Anno internazionale delle energie sostenibili, approfondirà aspetti tecnici ed economici della coltivazione dei mais da destinare alla produrre di energia pulita attraverso processi di fermentazione naturali.
Il convegno prevede il coinvolgimeno di Copagri Abruzzo, importante sigla sindacale che associa i lavoratori autonomi del settore agricolo e Biomass ReFeel, società del gruppo Refeel che opera nel settore delle energie rinnovabili e che già in passato, nell’area del Fucino, ha realizzato impianti fotovoltaici per una capacità totale di circa 25 MW. “La nostra Confederazione lavora con convinzione per sostenere sul territorio regionale la nascita di filiere agroenergetiche sostenibili – dice Tommaso Visco, agronomo e presidente della Copagri Abruzzo – sia in senso ambientale che economico. Una scelta per noi ragionata, condivisa dagli imprenditori che rappresentiamo e ineludibile in Abruzzo, una regione che ha un sistema produttivo agricolo che per motivi strutturali e di mercato non garantisce più la redditività di colture cerealicole ed estensive”. Ed è proprio su questo punto che si sviluppa il progetto imprenditoriale di Biomass ReFeel, che punta tutto sulla sostenibilità di una strategia che prevede la realizzazione di impianti solo di media e piccola taglia, comunque mai superiori al megawatt di potenza, il cui approvvigionamento è affidato a una filiera locale di soggetti che conferiscono biomasse vegetali e scarti di produzione agricola negli impianti a loro più vicini. “Il mais e altre sostanze organiche vengono avviate a un naturale processo di fermentazione per la produzione di biogas – spiega l’Ingegner Alberto Mansueti, amministratore di Biomass ReFeel – una miscela ricca di gas metano. Il biogas è poi utilizzato per produrre energia elettrica e calore da destinare all’uso quotidiano, a beneficio soprattutto delle comunità locali che si trovano nelle vicinanze degli impianti”.
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