SEL aderisce a manifestazione No Tav
Pescara – SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA’ aderisce alla manifestazione di solidarietà alla lotta del popolo della Val di Susa che si terrà a PESCARA venerdi 2 marzo alle 17,30 davanti alla vecchia Stazione.
“La campagna martellante – dice una sua nota – di quasi tutta la stampa e di tutte le forze politiche governative volta a dipingere la protesta legittima del popolo della Val di Susa come eversiva e antistorica, illumina il clima di regime e di conformismo che caratterizza la vita politica del nostro Paese. Noi in Abruzzo abbiamo condotto in passato battaglie fondamentali per impedire la devastazione del nostro territorio come quelle contro la Sangrochimica , contro la realizzazione del terzo traforo del Gran Sasso, contro la costruzione del Centro Oli, contro la vendita dell’acqua dei nostri fiumi e in questi giorni continuiamo a batterci contro la petrolizzazione del nostro mare e per la perimetrazione del Parco Nazionale della Costa Teatina. Per queste lotte siamo stati accusati spesso di essere eversivi e contro il progresso. Ma i fatti ci hanno dato ragione. Oggi se l’Abruzzo è la Regione verde d’Europa lo dobbiamo a quelle lotte che non hanno consentito la realizzazione di quelle opere dannose e nel contempo hanno protetto oltre il 35% dell’intero territorio regionale con 4 parchi nazionali, una area protetta marina nazionale, un parco regionale e 25 riserve regionali.
Condividiamo la lotta delle popolazioni e dei Sindaci della Val di Susa contro un progetto devastante e antieconomico al pari del ponte sullo Stretto di Messina, giustamente accantonato.
Non riusciamo a comprendere l’interesse dell’Italia, dell’ambiente, dei cittadini piemontesi e della Val di Susa per un tunnel di quasi 60 kilometri dentro cui far correre treni a 300 km all’ora, con una spesa pazzesca di miliardi e miliardi di euro.
La frattura tra Paese legale(politica, forze dell’ordine, mass media) e Paese reale ( le popolazioni e i sindaci della Val di Susa) si allarga pericolosamente. Il braccio di ferro in corso nella Val di Susa è un paradigma dello stato dell’ambiente e della democrazia in Italia.
SEL è dalla parte di quella popolazione che da 20 anni lotta contro un’opera antieconomica e devastante per l’ambiente alpino”.
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